Proseguono i controlli da parte del personale della Polizia
Amministrativa del Commissariato di P.S. di Porto Cervo, che in questo
periodo si stanno concentrando in particolar modo sulle attività
ricettive abusive e sul fenomeno dell’immigrazione clandestina.
Le verifiche effettuate negli ultimi mesi nei territori di Arzachena,
Palau e La Maddalena, tramite un’attenta mappatura delle strutture
ricettive, hanno portato all’individuazione di sette attività
irregolari di diversa tipologia, strutture alberghiere e
extra-alberghiere, bed&breakfast, domos, residence, case per ferie,
case e appartamenti vacanza; operanti in modo completamente abusivo
senza alcun tipo di autorizzazione.
Grande attenzione è stata rivolta verso altre otto strutture ricettive
alberghiere, le quali sono state sanzionate e segnalate all’Autorità
Giudiziaria ai sensi dell’ Art. 109 Tulps, in quanto non provvedevano
alla comunicazione delle generalità degli alloggiati alla Polizia di
Stato, infatti, assume grande importanza la comunicazione dei dati
relativi ai clienti delle strutture per permettere alle istituzioni
preposte l’esercizio dei controlli preventivi. A riguardo sono state
ben 11 le persone segnalate all’autorità giudiziaria per la non
ottemperanza di questo onere.
In riferimento alla lotta all’immigrazione clandestina nell’ultimo
periodo, grazie al lavoro dell’ufficio di Polizia Amministrativa e
Sociale del Commissariato di Porto Cervo, sono stati espulsi dal
territorio nazionale due cittadini marocchini domiciliati in
Arzachena, privi di alcun titolo di soggiorno, nello stesso ambito il
personale ha anche portato alla luce diverse situazioni di
irregolarità inerenti le condizioni igienico sanitarie e cambi di
destinazioni d’uso di immobili affittati a cittadini stranieri, che
sono in corso di approfondimento unitamente ai competenti uffici del
Comune.
Altre sanzioni sono state contestate a chi ha ceduto immobili
a cittadini stranieri senza darne comunicazione all’autorità.
Inoltre, i controlli hanno riguardato anche altre attività
commerciali, che hanno portato all’individuazione di due gioiellerie
che operavano senza licenza e alla contestazione di illeciti di natura
amministrativa.