Qui, cent'anni fa, furono numerosi i soldati cecoslovacchi che,
assieme ai circa 22.000 soldati dell’esercito austro-ungarico, vennero
deportati come prigionieri. A loro renderà omaggio il 6 giugno
l'ambasciatore slovacco a Roma Jàn Soth che, prima, parteciperà al Mut
di Stintino alla chiusura della mostra “Centenario della Prima Guerra
Mondiale 1914 – 1918”, e poi sarà sull'isola dell'Asinara.
Una visita quella dell'ambasciatore che, con la mostra dei pannelli
fotografici che ripercorrono la storia di una Nazione, la
Cecoslovacchia, e ritraggono i soldati cecoslovacchi al fronte e in
Italia durante il primo conflitto mondiale, si inserisce nel lungo
programma di eventi organizzato dall'amministrazione comunale di
Stintino.
Una serie di appuntamenti che hanno preso il via nel 2013,
con il progetto “Commemorazioni di pace: i profughi e i prigionieri
nell’isola dell’Asinara”.
L'arrivo dell'ambasciatore Jàn Soth è previsto per le 10,50 del 6
giugno al Mut, dove ad attenderlo ci saranno il sindaco di Stintino
Antonio Diana,il prefetto Giuseppe Marani e il comandante della
Regione militare autonoma della Sardegna, il generale Giovanni
Domenico Pintus.
Dopo i saluti delle autorità civili e militari è prevista la visita
alla mostra curata da Gabriela Dudeková dell'Istituto di storia
dell'Accademia slovacca delle Scienze, in collaborazione con
l'Archivio del Club di storia militare “Beskydy”.
L'esposizione ha
ottenuto l'alto patronato del ministero degli Affari Esteri della
Repubblica Slovacca. All'incontro parteciperanno anche Luciano
Gutierrez, delegato del rettore dell'Università di Sassari, e
Salvatore Rubino, rappresentante del Comitato di indirizzo della
Fondazione di Sardegna.
Alle 14, invece, le autorità si sposteranno sull'isola dell'Asinara
dove è prevista una cerimonia di commemorazione all'ossario di Campo
Perdu, alla presenza dell'ambasciatore slovacco e dell'arcivescovo di
Sassari Gianfranco Saba. Dopo una visita a Cala Reale, il rientro a
Stintino è previsto per le ore 16,30.