Furgone frigo con 150 chili di pesce sequestrato - Operazione Guardia Costiera e Polizia Stradale

17 chili di polpa di riccio prelevata da 14 mila esemplari : disastro ambientale

-
  Trasportava 150 Kg di pescato privo della prevista documentazione di tracciabilità da destinare al mercato della penisola. La persona a bordo di un furgone frigo è stata fermata nel corso di un controllo all’ingresso del porto di Olbia dagli Agenti della Polizia di Stato. Da una prima verifica gli Agenti del Distaccamento Polizia Stradale di Olbia constatavano la presenza nel veicolo del prodotto ittico e pertanto richiedevano la collaborazione degli Ispettori del 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia – Guardia Costiera per sottoporre ad un’ispezione approfondita il carico, composto da numerosi contenitori in vetro contenenti polpa di riccio di mare, aragoste vive e altro pescato locale. 

  Accertata l’irregolarità del trasporto si è provveduto quindi al sequestro 17 Kg di polpa di riccio di mare (ricavata da circa 14.000 esemplari di riccio), 26 aragoste vive, 110 Kg di polpo e diverse casse di altre specie ittiche quali caponi, triglie ecc. e alla conseguente contestazione di sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro a carico dell’ azienda. Sono in corso ulteriori attività di indagine degli Ispettori del 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia con gli Agenti della Polizia Stradale per verificare la provenienza del pescato e, in particolare, della polpa di riccio sequestrata; il prelievo di questa specie ittica è infatti rigidamente disciplinata dalla normativa nazionale e regionale a salvaguardia dell’ambiente, della sostenibilità futura della filiera e dell’ ecosistema marino.

  Nei mari della Sardegna il Decreto regionale n° 3918/DecA/51 del 04 novembre 2020 prevede, tra l’altro, che tale tipo di pesca è consentita fino al prossimo 17 aprile ed è esclusivamente riservata ai pescatori professionali in possesso di specifica autorizzazione regionale. Le 26 aragoste mediterranee, ancora vive, sono state reimmesse in mare nella zona di protezione integrale dell’A.M.P. di Tavolara – Punta Coda Cavallo mentre il restante prodotto ittico, esclusa la polpa di riccio a causa dell’improprio  confezionamento in vasetti di vetro privi sia di  etichette che di sigilli, dopo essere stato sottoposto ad accertamento della commestibilità da parte del competente servizio A.S.S.L., è stato donato alla Cittadella della Caritas di Olbia, alla Comunità Arcobaleno e alla Mensa Vincenziana. 

Scarica allegato: VID-20210326-WA0015.mp4

 

Photogallery: