La Dinamo Banco di Sardegna sfiora l'impresa: cede ai campioni d'Italia solo nell'overtime - Esordio da favola di Robinson

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Una straordinaria Dinamo perde 102-100 all’overtime contro la Virtus Bologna campione d’Italia, riuscendo ad arrivare per due volte negli ultimi sei secondi con il tiro da 3 punti della vittoria, prima di Devecchi e poi sul fil di sirena di Logan. Monumentale cuore del Banco, che con Gentile out e poi Kruslin e Mekowulu usciti per falli, riesce ad arrivare fino in fondo e a giocarsela a testa altissima. Bologna che agguanta il match dentro il pitturato con i rimbalzi offensivi, con la classe di Teodosic e Belinelli dopo aver perso nel corso dell’incontro Hervey (infortunio al ginocchio), Pajola e Cordinier (scavigliati), ma capace di pescare dalla panchina tanti protagonisti diversi. Esordio strepitoso per Robinson, stremato alla fine, ma autore di 21 punti con 5/7 al tiro: sfiorando la grande impresa alla Segafredo Arena la Dinamo sforna una prestazione di altissimo livello, la più bella da inizio stagione. Virtus Bologna imbattuta in casa in campionato, miglior attacco e miglior squadra per rimbalzi e assist. Nel turnover virtussino rimangono out Mannion e Sampson non ancora al massimo, recupera Belinelli dopo l’operazione. Nel Banco Battle è lo straniero che va in tribuna, mentre Bucchi perde in extremis Gentile fermato da un piccolo problema muscolare. C’è l’esordio in maglia Dinamo di Gerald Robinson, che impatta subito la partita da grande giocatore con personalità ed energia contro il miglior difensore del campionato, ovvero Pajola. Bologna perde subito Hervey per infortunio, Sassari è costretta a fare presto i conti con i falli di Bendzius (partito benissimo con 6 punti e 2/2 dal campo) e Kruslin. La squadra di Bucchi è aggressiva offensivamente e prova a tenere botta contro i quintetti di Scariolo che ha molto impatto da Weems (13 all’intervallo con 6/8) e Tessitori (4 punti 3 rimbalzi, 3 assist), schierato anche da ala forte con Jaiteh, determinante dentro l’area con 4 rimbalzi offensivi e una presenza costante con il suo corpaccione. La Dinamo, dopo aver chiuso in parità il primo quarto a quota 27, rischia di sbandare nella seconda metà del secondo con la Virtus micidiale in transizione, Teodosic firma il 400° assist nella sua storia virtussina e Bucchi è costretto al time out sul 41-34 mentre Robinson gravato anche lui di 2 falli. Ma il Banco, nonostante il 7/18 dalla media, trova linfa da tutti: Devecchi tiene botta in difesa, Chessa è straordinario interprete (9 punti con 3/4 da 3p) e sostituisce nel ruolo di cannoniere Logan, che litiga un po’ con il ferro (1/6 dal campo). Robinson (17 punti con 5/6 dal campo e 20 di valutazione all’intervallo) prende per mano la Dinamo, Sassari piazza un micidiale 14-2 (8/16 da 3), Scariolo è costretto a fermare il match e rimescolare le carte: una tripla di Cordinier sulla sirena riporta Bologna sul 46-48 della sirena. Nel terzo quarto succede di tutto con Sassari che prova a scappare con Kruslin (16 pts 5/7 da 3) che entra in trance agonistica e mette in grande difficoltà la Virtus che prova ad aggrapparsi a Belinelli, bravissimo a procurarsi falli e mettere la sua firma offensiva sul match con 16 punti con 4/8 dal campo. Sassari sembra aver la forza di scappare via con un incredibile Bendzius (25 pt con 5/8 dall’arco), con le percentuali dall’arco e la capacità di reagire ad ogni difficoltà. La Virtus alza il ritmo, corre in transizione e ricuce lo strappo sul finire del quarto dopo che la Dinamo era scappata sul 68-61. La tripla a fil di sirena del Beli rigira l’inerzia ed esalta gli oltre 4000 della Segafredo Arena. L’ultimo quarto è da Libro Cuore con Bologna che prova in tutti i modi a non portarsi il Banco fino alla fine: entrambe le squadre lasceranno per strada tiri liberi (21/35 per la Virtus 13/23 per il Banco) fondamentali, l’energia di Tessitori (8 punti e 6 rimbalzi) e Jaiteh dentro l’area, le giocate di Teodosic (15 punti, 6 rimbalzi e 10 assist) e i canestri di Alibegovic (11 punti con 5 rimbalzi) sembrano indirizzare il match. Ma la Dinamo ha sette vite e non molla mai nonostante la stanchezza e l’uscita per falli di pedine chiave come Mekowulu, che ha sofferto da morire la fisicità dei lunghi di casa, e Kruslin. Logan (17 punti ma con 5/17 dal campo) è costretto agli straordinari, Ruzzier fa giocate decisive, sembra chiusa sul gioco da 3 punti di Jaiteh (15 pt, 9 rb) che manda la Virtus avanti 88-83 all’ultimo giro di lancette. Bendzius e due tiri liberi di Logan dicono invece che la partita si può protrarre, Teodosic sbaglia la tripla della vittoria: si va all’overtime. Nonostante la Dinamo (18/37 da 3pt per il 49%) sia allo strenuo delle forze si rianima e mostra la sua faccia più bella: concede dentro il pitturato canestri facili (50 punti in area per Bologna e 14 rimbalzi offensivi) ma reagisce con la forza del capitano Devecchi, autore di una tripla pesantissima che sono il segno della mancata resa. Nel concitatissimo finale, quando Robinson (21 punti, 8 assist, 2 recuperi e 7/10 dal campo) recupera il pallone, Sassari si gioca la partita: Devecchi sbaglia il tiro dall’arco dell’impresa ma riesce a ributtare incredibilmente in campo il pallone che finisce nelle mani di Logan. Sembra quadro perfetto per chiudere una partita fantastica ma il ferro sputa la conclusione del Professore e la Virtus fa festa, nonostante i pezzi persi per strada. Senza Gentile con Logan costretto agli straordinari anche da playmaker con tantissime energie spese, i 5 falli di Kruslin, Sassari ha dimostrato di essere sulla strada giusta, di poter limare dei limiti oggettivi come l’apporto offensivo di Burnell o le precarie condizioni di Diop, costretto ad arrangiarsi per cercare di essere davvero competitiva con tutti. Nonostante la sconfitta la Dinamo sorride, un sorriso amaro, consapevole che tutti hanno dato il massimo e lottato fino al 45’: la vittoria sarebbe stata un grande premio, ma il basket è questo, la Virtus ha vinto di un soffio ed è questo il verdetto del campo. 

Virtus Bologna – Dinamo Banco di Sardegna 102-100 
Parziali: 27-27;19-21; 25-21;18-20; 13-11. 
Progressivi: 27-27; 46-48; 71-69; 89-89; 102-100. 
Virtus Bologna. Tessitori 8, Belinelli 16, Pajola 7, Alibegovic 11, Hervey, Ruzzier 6, Jaiteh 15, Alexander, Ceron, Weems 19, Teodosic 15, Cordinier 5. 
All. Sergio Scariolo 
 Dinamo. Logan 17, Robinson 21, Kruslin 16, Gandini, Devecchi 4, Treier, Chessa 9, Burnell 2, Bendzius 25, Mekowuu, Gentile, Diop. 
All. Piero Bucchi 

 Le parole di coach Piero Bucchi Dopo aver sfiorato l’impresa alla Segafredo Arena il commento di coach Piero Bucchi in sala stampa: “Sapevamo che sarebbe stata una gara dura ma i miei ragazzi hanno fatto davvero una buona partita, abbiamo costruito il tiro della vittoria, o meglio due alla fine, poi si possono sbagliare ma sarebbe stato un grande premio per gli sforzi fatti in allenamento in questi giorni. Questa è la strada, perché la squadra ha giocato una buona pallacanestro, una buona difesa poi chiaro che di fronte a squadra dal talento smisurato come la Virtus la coperta ogni tanto diventa corta, ma nel complesso abbiamo disputato davvero una buona partita. Peccato perché la vittoria era alla portata, non parliamo di qualcosa di impossibile ma ci siamo veramente arrivati vicinissimi e ci avrebbe gratificato, ma penso che i ragazzi abbiano la consapevolezza che stiamo facendo le cose giuste ed è ciò che ci ha tenuto dentro questa partita. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo, cercando di chiuderla. È una gara positiva, peccato non cin siano i due punti, Abbiamo del materiale positivo da cui partire, era quello che volevo: vedere dei progressi. I falli sono stati decisivi ma nelle difficoltà la squadra ha tenuto ed è riuscita a stare dentro la gara con personalità e determinazione trovando spesso buoni tiri. Dobbiamo ripartire da qui”.