Campionati in pausa e squadre che cercano di approfittare dell’ormai
abituale stop di Febbraio, con l’Italrugby impegnata nel “Sei
Nazioni”, per recuperare qualche acciacco e ritrovare le necessarie
forze in vista della ripresa.
E’ importante che il girone di ritorno venga affrontato nel migliore dei modi.
E’ ovvio che i riflettori siano puntati sulla formazione che milita
nel torneo maggiore, certo è che anche i settori giovanili hanno
un’importanza vitale per le società. L’Alghero Rugby può vantare una
rinascita senza precedenti che ha visto negli ultimi anni un
incremento dei bambini e ragazzi che si sono avvicinati allo sport
della palla ovale.
Nonostante questo, non è facile mettere insieme le diverse formazioni
che partecipano alle varie Under.
Ad Alghero si fa rugby già da
piccolissimi. Si comincia a 6 anni e insieme ai compagni dell’Under 8
si partecipa ai concentramenti. Così come fanno anche gli Under 10 e
12. Mentre dagli Under 14 ai 18 gli impegni seguono il calendario dei
campionati regionali.
La società è impegnata molto nell’attività giovanile e c’è gran lavoro
da parte dei tecnici scelti per seguire ogni squadra.
Inoltre l’Amatori Rugby Alghero può contare anche sull’appoggio di
diversi giocatori della A che affiancano gli allenatori nell’attività
con i più giovani.
Chi ha visto i vari mutamenti di questo movimento è sicuramente lo
storico dirigente dell’Alghero, Luigi Mortello che ha seguito il
settore dalla stagione sportiva 2002- 2003 alla stagione 2014-15 con
la società junior dell’Amatori, dai settore propaganda all’under 18(in
seguito passata a società senior) con anche diversi componenti che
hanno militato prima nella Serie B e ora in A.
Ed è proprio Mortello a spiegare come “a partire dalla stagione
2015/16 la società junior è stata trasferita in toto nella senior
avendo come obbiettivo primario i ragazzi del 2008-2009, oggi U12,
senza comunque tralasciare ma anzi andando a potenziare le categorie
U14-16-18, dando così la possibilità ai classe 2000-2001 di poter
partecipare anche al campionato nella serie cadetta di C1, base per la
A. Questo lavoro iniziato nel 2015 – prosegue il dirigente
dell’Amatori Alghero - ha lo scopo di ampliare il bacino di giocatori
locali per la serie A, pur nelle difficoltà di formare ed inserire i
nostri ragazzi, specialmente in certi ruoli della prima squadra. Ma
non ci arrendiamo e il lavoro che si sta facendo ci fa ben sperare.
Possiamo per questo contare su tecnici, alcuni dei quali formatisi in
casa, che mettono passione, abnegazione e volontà.
E sul futuro del
movimento “ovale” algherese, Mortello spiega che l’augurio è quello di
poter giocare il più possibile con le squadre sarde e non, per meglio
far crescere il movimento e far divertire i ragazzi di età compresa
fra i 6 e i 18 anni, perché possano continuare ad amare questo sport e
che i ragazzi del 2008-09, che hanno iniziato il loro percorso nel
2014-15, possano, fra qualche anno, assieme agli altri, formare quel
gruppo volàno per la A di domani”.
“Non mi stancherò mai di sottolineare l’importanza che ha per noi il
settore giovanile – afferma il vice presidente Alessandro Pesapane.
Vedere tanti bambini e poi ragazzi allenarsi e popolare il campo di
Maria Pia ci fa capire che siamo nella direzione giusta. Ma c’è ancora
tanto da fare. L’Alghero può contare su bravi tecnici preparati e che
seguono i nostri giovani mettendo tutto l’impegno e la passione
possibili. Ma vogliamo continuare a crescere per far si che lo sport
del rugby si prenda lo spazio che merita all’interno del panorama
regionale e non solo. In questo contesto non possiamo non parlare di
un'altra attività importante che l’Amatori Rugby compie in diverse
scuole cittadine dove vengono dedicate alcune ore alla palla ovale”.