La visita della Commissione comunale di vigilanza dei locali adibiti a
pubblico spettacolo del gennaio scorso, e l’ultima recente
comunicazione della Questura in materia di ordinaria manutenzione,
datata 10 settembre, hanno riportato all’attenzione delle società che
utilizzano la struttura del Vanni Sanna le tante criticità derivanti
dalla necessità di interventi urgenti allo stadio.
In relazione a tali criticità riscontrate, i presidenti delle società
Torres, Latte Dolce e Torres femminile, fruitori dell’impianto, sono
stati invitati dall’assessore allo sport Alba Canu per la richiesta,
da parte dell'amministrazione, di una serie di interventi da
effettuare con urgenza, sia in materia di sicurezza sia per risolvere
lo stato di degrado in cui versa l’impianto; degrado che si manifesta
in forme diverse, tra le tante: l’inagibilità dei bagni, la
sistemazione decorosa delle tribune, l'inagibilità della gradinata
centrale, le condizioni del terreno di gioco, gli adeguamenti di
legge degli impianti antincendio, elettrici/illuminazione e di
sicurezza.
La richiesta dell’amministrazione è stata quella di ottenere la
risoluzione dei problemi riscontrati nell’immediato chiedendo alle
società di effettuare i lavori che sarebbero scalati dalle cifre spese
per l’affitto del campo, richieste a ciascuna società.
In tale situazione la Torres, che paga per l’affitto dello stadio
Vanni Sanna e dello stadio di Ossi per la prima squadra, così come per
la struttura di Usini dove giocano le squadre del settore giovanile
(vista l’impraticabilità dell’Arena del Sole in caso di pioggia),
costretta anche a cercare ulteriore sistemazione per i bambini della
Scuola Calcio, dallo scorso anno sistemati nell’impianto omologato
delle Querce, ha proposto nuovamente all’amministrazione la
possibilità di ovviare a queste problematiche con una gestione diretta
dello stadio Vanni Sanna.
La richiesta, già effettuata in altre occasioni, non solo garantirebbe
ai tifosi uno stato di decoro e di sicurezza maggiore, vista la
responsabilità diretta dell’ente gestore, ma sgraverebbe la stessa
amministrazione da problematiche legate ai tempi della burocrazia e
all’estrema frammentazione delle competenze in ambito amministrativo
(al momento suddivise tra i tre assessorati ai lavori pubblici, sport,
manutenzioni).
«La Torres chiede la gestione diretta dello stadio – ha sottolineato
il presidente Sechi – attraverso le normative previste dalla legge,
ovvero un bando pubblico, perché solo in questo modo sarebbe possibile
effettuare tutti gli interventi necessari per rendere lo stadio una
struttura consona alle aspettative dei tifosi, non solo
nell’immediato, ma nel tempo. Per risolvere i problemi contingenti e
attuali la Torres offre non solo la propria massima garanzia in
termini economici, ma rilancia dichiarando la disponibilità alla
gestione diretta che possa consentire di predisporre un piano di
manutenzioni a lunga durata, e non come avviene oggi attraverso
interventi temporanei a cui puntualmente non seguono manutenzioni e
attenzione costanti. Così come necessita la struttura».
La richiesta di gestione diretta, sottoposta all’assessore Alba Canu,
ha avuto come risposta immediata la necessità, da parte
dell’amministrazione, di poter disporre un’altra struttura omologata
per la serie D prima di poter pensare ad una gestione diretta della
struttura Vanni Sanna.
Le preoccupazioni dell’assessore sull’eventualità di chiusure da parte
della Torres alle altre società sono state immediatamente fugate dal
presidente Sechi: «Non ci sarebbe da parte della Torres nessuna
volontà di tenere fuori dallo stadio le società che necessitano
dell’utilizzo per motivi legati all’assenza di altri impianti.
A
fronte di ciò sarebbe opportuno conoscere, tuttavia, anche se
esistono modalità e quali sono i tempi di realizzazione dei lavori da
effettuare nella struttura già gestita dal Latte Dolce, ovvero gli
impianti comunali di via Leoncavallo, attualmente non omologati per la
serie D».
Il fattore dirimente sull'attuale (e non futura) mancanza di volontà
da parte del Comune di voler predisporre un bando per la gestione
dello stadio, dunque, al momento è la paura che la Torres, in qualità
di gestore unico e diretto, possa impedire alle altre Società
l’utilizzo della struttura. Un timore già fugato dalle parole dal
presidente Sechi e tuttavia facilmente risolvibile con un regolamento
che sarebbe concordato e sottoscritto tra le parti.
Pertanto, in attesa di poter avere risposte in merito alla richiesta
della Torres di poter gestire direttamente la struttura, la Società è
disposta a collaborare per risolvere le problematiche riscontrate
dalla Commissione di Vigilanza e dalla Questura, e, come ovvio, anche
dai tanti tifosi che settimanalmente fruiscono del Vanni Sanna,
estremamente bisognoso di cure più costanti e adeguate, e di tempi
rapidi per la loro realizzazione dei problemi dovuti al tempo e
all’usura dell’impianto.
«I lavori di oggi sono in funzione del presente - ha ricordato Sechi -
ma non è questa la strada che la Torres ritiene idonea per il futuro.
In quanto senza alcuna certezza di poter realizzare un piano di lavori
pluriennale, pensato nel tempo, non è possibile garantire le altre
necessarie migliorie per un utilizzo dello stadio consono alle
necessità di tutti».
Le parti si sono lasciate con la necessità di effettuare un ulteriore
sopralluogo allo stadio in merito alle problematiche attuali.
La Torres, tuttavia, resta in attesa di avere un riscontro in merito
alla richiesta di gestione diretta dell'impianto confidando in una
posizione dell'amministrazione che sia di apertura e di coraggio verso
soluzioni che, siamo certi, garantirebbero benefici per tutte le parti
interessate e per l'intera città di Sassari.