È rinata. Una grave forma di artrite reumatoide l’aveva praticamente
costretta all’immobilismo. Consulti medici, cure, analisi, controlli,
farmaci. Niente. Nessun risultato. La situazione si era aggravata al
punto da non sapere più a chi rivolgersi. Guidata da due medici che
non l’hanno mai abbandonata e affiancata dal marito e dalla sua
famiglia, è finita nelle mani giuste. Quelle del neuropsichiatra
Alfonso Mastropietro. È considerato un luminare in tema di Alzheimer e
di altre malattie neurodegenerative. Ma nel suo dividersi tra Londra e
Torino è diventato un pioniere internazionale delle cure a base di
cannabis terapeutica.
Arrivata sino a lui, a Torino, con un carico di scetticismo,
pregiudizi e disperazione, come se per lei fosse un’ultima spiaggia, è
tornata a una vita assolutamente normale.
Di quel problema così
invalidante con cui comunque deve convivere, oggi non porta alcun
segno. Anzi, il suo dinamismo e il suo entusiasmo non farebbero
pensare a niente del genere. Laura Cosentino è di Sassari, ha 40 anni
e nella vita fa l’imprenditrice. Quel che di straordinario le è
successo nella vita negli ultimi due anni lo vuole capitalizzare.
Almeno da tre punti di vista.
Il primo è quello di una donna che ha ritrovato la salute, vuole
essere testimonial di un mondo fatto di ricerca, di cure, di scoperte,
di percorsi farmacologici e sanitari di cui si sa pochissimo e sui
gravano pesantissimi pregiudizi, frutto di retaggi culturali ancora
lontani dall’essere sconfitti. Il secondo è quello di un’imprenditrice
che, spinta dalla curiosità per un mondo che le ha letteralmente
cambiato la vita, è entrata in contatto con una filiera commerciale
basata su prodotti ad altissima salubrità e ad altissima capacità
nutrizionale.
Il terzo è quello di una che nella vita si occupa di
selezione, commercializzazione ed export di prodotti tipici sardi
d’eccellenza attraverso Janas Food, la realtà imprenditoriale di cui
e` cofondatrice e socia. Di una che per passione e per attitudine ha
studiato alla scuola del Gambero Rosso, acquisendo il titolo finale di
Chef Gambero Rosso.
Laura Cosentino ha una sconfinata passione per la cucina, per i
prodotti di qualità, per le identità alimentari, per i cibi della
tradizione. Oggi lavora alla loro evoluzione, alla loro rilettura
attraverso la contaminazione con un mondo fatto di materie prima ad
altissimo potenziale nutritivo, ma meno grassi e meno nocivi. Più
sani, in senso lato. Perché non bisogna mai confondere due concetti
che è bene tenere distinti: quello di cannabis terapeutica, di cui si
occupano solo la scienza e la medicina, e quello di cannabis light,
naturalmente alleggerita del thc, il principio psicotropo che rende la
pianta uno stupefacente.
Tutto questo oggi si trasforma in CannabiSquare. Cos’è?
Una linea di
prodotti? Una catena commerciale? Un network di centri informativi?
Una serie di boutique che cavalcano l’ultima moda del salutismo,
alimentare e non? Impossibile ricondurre il progetto imprenditoriale a
una sola di queste categorie, perché CannabiSquare è tutte queste cose
messe insieme. CannabiSquare è la sfida imprenditoriale che Laura
Cosentino rivolge al passato, al presente e al futuro. Sarà anzitutto
un presidio informativo per chi sta affrontando il suo stesso
calvario, con la possibilità di indirizzarli correttamente e
doverosamente verso i centri specializzati, senza la pretesa di
sostituirsi o di sovrapporsi a medici, scienziati e farmacisti, tanto
per intenderci.
CannabiSquare sarà anche una boutique in cui l’acquisto di prodotti a
base di cannabis light può essere fatto in modo consapevole,
attraverso i consigli e le indicazioni di personale adeguatamente
formato, preparato a fornire tutte le informazioni del caso. Ma sarà
anche una finestra verso il progetto più ambizioso in assoluto: la
creazione di una filiera sarda di prodotti agroalimentari artigianali
a base di farina di canapa e semi di canapa alimentari, dalla
produzione della materia prima alla sua trasformazione, passando per
la commercializzazione.
Insieme alle eccellenze della produzione isolana, negli store
troveranno spazio anche prodotti tipici dell’identità aimentare
italiana, rivisitati con l’uso di farina e semi di canapa, sulla cui
salubrità alimentare e completezza nutrizionale c’è sempre più
letteratura scientifica. Lo sviluppo della filiera di CannabiSquare
coinvolge agronomi, nutrizionisti e altre figure professionali
altamente specializzate, e aziende artigianali sparse per la Sardegna
di prodotti tipici: formaggi, salumi, dolci, pane carasau e olio.
Da oggi il logo contraddistinguerà una rete di boutique di prodotti a
base di cannabis light. Nel pomeriggio, aprirà i battenti a Sassari la
prima, in via Amendola 8. A stretto giro seguirà l’apertura in piazza
Santa Maria 41, ma la rete si estenderà presto a Cagliari, Torino e
Milano, per arrivare poi in Europa, iniziando da Barcellona.
Per dirla
con le parole della diretta interessata, «la mia è una storia che
inizia male e finisce bene, dall’esperienza che ho vissuto è nata
l’idea imprenditoriale, che sfida anzitutto stigmi culturali, eccessi
di burocrazia e diffidenze». Avvicinatasi al mondo della cannabis
legale dopo aver sperimentato quella terapeutica, «ho deciso di
affrontare pregiudizi e disinformazione – dice –dopo il successo
dell’h24 inaugurato in maggio a Sassari, in via Amendola, siamo
pronti».
Essere pronti significa anche sapere di dover combattere la
diffidenza. «Vale anche in campo medico, sulle terapie a base di
cannabis resistono forti pregiudizi», conferma Alfonso Mastropietro.
«Il percorso per arrivare a classificarli come integratori alimentari
a scopo terapeutico è ancora lungo, ancora serve la ricetta galenica»,
spiega. «Da anni si prescrivono antidolorifici a base di oppio –
aggiunge Mastropietro – serve un cambio di passo culturale anche per
la cannabis». Nell’ultimo anno, la battaglia di Alfonso Mastropietro
allo scetticismo ha restituito migliori condizioni di vita a 150
pazienti. Una è Laura Cosentino, che raccoglie il testimone e lancia
la sua sfida imprenditoriale.