Un corso obbligatorio sulle corrette modalità da seguire nel lavaggio
delle mani e nella antisepsi con gel alcolici e, ancora, un altro sul
controllo dell’uso degli antibiotici da effettuare nei reparti, da
realizzare in collaborazione con la Farmacia ospedaliera e le Malattie
Infettive secondo le linee guida previste dal piano nazionale di
contrasto dell'antibiotico-resistenza (Pncar).
Sono alcune delle attività che a breve saranno messe in campo dalla
struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell'Aou
di Sassari diretta dal professore Paolo Castiglia. Azioni volte a
potenziare la prevenzione e l'informazione, indipendentemente dal caso
dei nove pazienti in isolamento nella Lungodegenza del Santissima
Annunziata di Sassari, perché colonizzati, cioè portatori sani e non
infetti, da microrganismi multi resistenti.
La struttura di via Padre Manzella, a stretto contatto con la
direzione sanitaria e quella medica di presidio ospedaliero, si occupa
di sorveglianza epidemiologica per la prevenzione delle infezioni con
particolare riferimento a quelle correlate all'assistenza. Un gruppo
di esperti, medici, biologi, infermieri e tecnici, da anni impegnati
in una delicata attività di controllo e monitoraggio.
E proprio il lavaggio mani e il controllo sull'uso degli antibiotici
in attività perioperatoria ha visto impegnati gli esperti nel 2017 con
una serie di progetti sperimentali che, prima ristretti a pochi
reparti, sono stati poi applicati a un numero più ampio di strutture.
Questo per aumentare la sicurezza del paziente, con l'utilizzo di
strategie e comportamenti utili a garantire cura e assistenza
migliori. Tra le varie azioni, l’incremento del numero (oltre 300 in
più) di erogatori di gel battericida antisettico per le mani a
disposizione non solo del personale sanitario ma anche di familiari e
visitatori.
A breve, agli ingressi degli ospedali saranno installati anche 10
nuovi totem distributori di gel per l’antisepsi delle mani.
«Sono tante la attività che mettiamo in campo ogni giorno – afferma il
professor Paolo Castiglia – per garantire la salute del paziente e la
sicurezza dei nostri operatori».
Gli esperti guidati da Paolo Castiglia, nell'ambito delle attività di
prevenzione delle infezioni effettuano determinazioni microbiologiche
su campioni nei pazienti all'ingresso in reparti critici e in seguito
a contatto con soggetti infetti o colonizzati da microrganismi multi
resistenti, non solo le Klebsielle. «È chiaro che questi controlli non
vengono effettuati in tutti i reparti – spiega Paolo Castiglia –
perché non avrebbe senso, mentre vengono fatti in quelli considerati a
rischio e previsti nelle circolari ministeriali. Per una scelta
ponderata su base scientifica e condivisa con un pool
multidisciplinare di colleghi che partecipano al comitato di Controllo
delle infezioni ospedaliere (Cio) – aggiunge poi –abbiamo allargato la
sorveglianza anche ad altre unità operative o a specifici pazienti a
rischio».
Così tra i reparti che vengono monitorati sistematicamente o
specificamente in funzione dei rischi epidemiologicamente calcolati ci
sono oltre alla Lungodegenza, le Rianimazioni, l'Ematologia, le
Terapie intensive, la Neonatologia, la Pneumologia. A questi si
aggiungono altri pazienti della Stroke unit, Malattie infettive,
Clinica medica, Medicina d'urgenza, Centro ustioni, Patologia
chirurgica, Clinica ortopedica, Ginecologia e ostetricia e Oculistica.
«A novembre – fa sapere il direttore della struttura – avvieremo anche
lo studio di prevalenza sulle infezioni correlate all'assistenza e
sull'uso di antibiotici nei reparti del nostro presidio ospedaliero».
Uno studio che arricchirà il già lungo elenco di attività svolte, e
tra le quali anche quella di biologia molecolare per il controllo
delle infezioni correlate all'assistenza e la sorveglianza delle
infezioni del sito chirurgico (Isc), per valutare le modalità di
effettuazione della profilassi antibiotica, con riferimento alle linee
guida locali, nazionali e internazionali.
Con il progetto Choosing wisely si è avviato poi il monitoraggio delle
positività a microrganismi alert nella lettera di dimissione o
trasferimento del paziente, la sorveglianza della profilassi
antibiotica perioperatoria e l'apertura delle porte in sala
operatoria.
La struttura effettua, poi, controlli microbiologici ambientali
dell'aria (di routine e con cadenza semestrale nei reparti di degenza
a rischio), delle superfici per valutare l'idoneità delle pratiche di
sanificazione, dell'acqua (di routine e semestrali nei reparti a
rischio). A questi controlli si aggiungono quelli microbiologici
ambientali nei laboratori a contaminazione controllata dove avvengono
le lavorazioni degli emocomponenti, la manipolazione delle cellule
staminali e procreazione medicalmente assistita. Quindi ancora i
controlli microbiologici degli scambiatori termici utilizzati dal
Servizio dei perfusionisti durante gli interventi di cardiochirurgia,
poi i saggi di sterilità sulle sacche degli emocomponenti, i controlli
della corretta esecuzione delle procedure di antisepsi della cute dei
donatori che si rivolgono al Servizio trasfusionale.
La struttura,
inoltre, si occupa anche di convalidare le apparecchiature per la
termo-disinfezione e sterilizzazione a vapore saturo e gas plasma nei
blocchi operatori.
Gli esperti di Igiene sono impegnati anche nella rilevazione dei
parametri microclimatici e valutazione del comfort termico nei reparti
di degenza a rischio, nelle sale operatorie, nei laboratori e nei
reparti che ne fanno richiesta. Si occupa anche di identificare e
caratterizzare, con tecniche molecolari, le Legionelle isolate da
campioni clinici e ambientali e di avviare la sorveglianza delle
infezioni sostenute da Enterobatteri patogeni.
Inoltre gli esperti, nell’ambito delle attività del Comitato infezioni
ospedaliere, partecipano alla stesura di protocolli ed alla verifica
della loro applicazione.
Una lunga serie di azioni che si affiancano a quelle messe in campo
dalla direzione medica di presidio che, oltre alle normali attività
igienico sanitarie, esercita funzioni di controllo e di prevenzione
delle infezioni ospedaliere.