Che fine ha fatto il piano urbanistico comunale di Alghero

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  Il P.U.C. è una storia infinita in quanto tutti lo vogliono ma nessuno lo piglia. Ne sentiamo parlare da decenni ed è anche faticoso ricostruirne compiutamente l’annoso iter procedurale, considerato che, almeno 6 Sindaci si sono impegnati, a parole, alla presentazione ed approvazione del PUC ma, a tutt’oggi, nessuno è riuscito nell’intento, rinviando al successivo Consiglio Comunale quella che ormai è diventata una chimera: 
- correva l’anno 1994, il Sindaco era Carlo Sechi e l’estensore del PUC l’arch. Zoagli. Il provvedimento fu approvato dalla Commissione edilizia e dalla Giunta ma fu affossato nel 1998 dal Consiglio Comunale dove furono artificiosamente presentati migliaia di emendamenti che ne resero impossibile l’approvazione; 
- dal 1998 al 2002, Sindaco Tonino Baldino, il quale, dopo aver dichiarato che nei primi 100 giorni avrebbe approvato il PUC, cambiò idea e nel 2000 dichiarò che sarebbe bastato un mero aggiornamento del vecchio Piano Regolatore, ma non fece neppure questo; 
- dal 2002 al 2012 inizia il decennale targato Marco Tedde che, nel programma elettorale, ribadisce l’impegno di approvare il nuovo strumento urbanistico nei soliti “100 giorni”. 

  Naturalmente trascorrono gli anni. Nel luglio 2006, sembra che ci sia una svolta, il Consiglio Comunale approva le linee guida, propedeutiche all’approvazione del PUC. Falso allarme, nel 2010 l’U.D.C. che faceva parte della maggioranza, affossa il Piano, tutto si blocca e la mano passa al prossimo Sindaco; 
- dal 2012 al 2013 si insedia il Sindaco Stefano Lubrano ma, nemmeno “Garibaldi” riesce nell’impegno che aveva assunto non appena insediato, ovvero approvare subito il solito PUC, anche con il coinvolgimento della Minoranza. Inutile dire che alle buone intenzioni non sono seguiti i fatti;
- dal 2014 al 2019 il timone passa a Mario Bruno che effettivamente inizia con il piglio giusto. Nel giugno 2015 la Giunta da il via libera e la palla passa alla Commissione ed al Consiglio Comunale. Sembra la volta buona, Mario Bruno annuncia le priorità che il Piano stabilisce ed un accordo con la Regione per condividere e semplificare le procedure, nonché l’istituzione di un Ufficio del Piano in sinergia con l’Università di Sassari e Cagliari.

   Finalmente sembra fatta ma finisce la Sindacatura e con essa l‘illusione di un lieto epilogo e, come nel gioco dell’oca, si ricomincia daccapo; 
- dal 2019 viene eletto ed è attualmente in carica il Sardista Mario Conoci, riprendono le danze ma la musica è sempre la stessa. Nell’aprile 2020 il Sindaco Conoci e l’Assessore Piras proclamano all’unisono che il PUC vedrà la luce entro l’anno perché è un atto doveroso verso la Città. Intanto la maggioranza approva le linee guida (nuovamente!) e vengono sciorinate le linee di indirizzo del Piano. Nel frattempo arriva il Covid 19 e tutto si ferma. Ho la sensazione che dovremo attendere il prossimo Sindaco ma, nonostante tutto, spero di sbagliarmi e mi auguro che avvenga il miracolo, ovvero l’apparizione del PUC approvato, da parte di un Sindaco e di un Consiglio Comunale che anteponga gli interessi generali della Città a quelli particolari dei singoli Partiti. Ai posteri l’ardua sentenza. 

                                                   Giuseppe Bassu