Alghero e la gioventù della birretta: cialtroni in libera uscita

Scazzottate per combattere la noia

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  La nostra gioventù algherese, in una parte sempre più cospicua, sta purtroppo evolvendo al peggio, palesandosi in forme e devianze sempre più evidenti, con manifestazioni delinquenziali spesso fini a sé stesse, come il vandalismo indiscriminato nei confronti dei beni pubblici e privati, alcolismo e droghe varie, dimostrando una assoluta mancanza di valori etici e morali. A questo si accompagna una vera e propria esplosione di reati contro il patrimonio e le persone, con atti di vera e propria prevaricazione e violenza indiscriminati, anche in pieno giorno e nel Centro cittadino e non sono più episodici ed isolati ma sempre più frequenti e gravi.

   L’ultimo in ordine di tempo è la maxi rissa scoppiata sabato pomeriggio in Piazza dei Mercati tra contrapposte bande di ragazzini ubriachi ed annoiati che, probabilmente, non avevano di meglio da fare che esibire la loro imbecillità. Non credo che questo malessere giovanile sia sempre e soltanto attribuibile al disagio sociale ed economico che pure esiste ma, in molti casi, può essere definito un malessere frutto del benessere al quale abbiamo abituato i nostri figli, concedendo loro tutto e di più, giustificando a spada tratta qualsiasi loro comportamento, anche palesemente sbagliato.

   Ad esempio, se a scuola gli insegnanti si permettono l’ardire di redarguire i nostri “pargoli” scatta la difesa ad oltranza dei genitori che non ammettono mai le colpe dei figli; se un poliziotto rimbrotta il caro figliolo che magari ha inveito definendoli “sbirri” o peggio, parte la denuncia nei confronti dell’agente anziché un sacrosanto “calcio in culo” al ragazzino di turno. Avete mai provato a rimproverare qualche ragazzo perché bestemmia o sporca per strada lanciando bottiglie o cartacce, come minimo vi beccate un vaffa, fatti i c…. tuoi o peggio. Nonostante tutto resto fiducioso, anche perché avendo ormai toccato il fondo, peggio non potrà andare.       Giuseppe Bassu