"Adesione del parco di Porto Conte al circuito Sardex. Dopo essermi
espresso già a maggio scorso sul tema della moneta complementare, a
seguito della prima parte del lavoro presentato dall’Unità operativa
tecnica diretta dal Dott. Mariano Mariani, si apprende che con
specifica deliberazione dell’azienda speciale Parco di Porto Conte n.
38 del 21.05.2020, pubblicata il 9 giugno, la stessa abbia
determinato di aderire al circuito della società Sardex.
Questa c.d.
moneta complementare, in sintesi, rappresenta l’astrazione del baratto
per mezzo di un prodotto finanziario.
Tuttavia come tutti i prodotti
dello stesso genere non risulta garantito in alcun modo.
L’unica
tutela è data dall’apprezzamento del prodotto stesso.
Ora non entrando
nel merito dello specifico prodotto finanziario che ai fini
dell’analisi potrebbe chiamarsi anche pinco pallino, resta da
riflettere sul metodo applicato.
Nella deliberazione, tra le premesse,
emerge come uno dei fondamenti alla base della scelta operata, sia
rappresentato dal lavoro dell’Unità operativa tecnica diretta da chi
nei fatti dirige e gestisce lo stesso organismo del Parco di Porto
Conte.
In secondo luogo a destare meraviglia è anche il fatto che
apparentemente non esista un’indagine di mercato circa l’eventuale
prodotto finanziario, utilizzabile come moneta complementare, più
affidabile in base a criteri oggettivi e consultabili.
Viene legittimo
farsi alcune domande: perché indicare direttamente un preciso prodotto
finanziario?
Come è avvenuta questa scelta?
Quali sono stati gli studi
effettuati nel panorama globale di questi strumenti finanziari?
Perché
un’Unità tecnica incaricata da un Comune ha scelto in via esclusiva un
preciso prodotto?
Perché l’Azienda speciale ha intrapreso una scelta
univoca e concorde con quella dell’Unità operativa?
A tutte queste
domande non mi sento di dare risposta, ma queste da altri devono
essere fornite e lo si dice senza polemica.
Se questa operazione deve
essere fatta e se si vuol spingere imprese ovvero cittadini qualsiasi
a credere in questa, è dirimente la massima trasparenza specie in chi
dal “pubblico” la incoraggia.
Stante la mia ritrosia circa le monete
complementari, proprio perché costituenti un prodotto finanziario non
garantito da alcuna istituzione, non ritengo che possa essere la
strada giusta per il territorio.
Questo lo affermo anche a costo di
attirare critiche.
Alghero ha già vissuto sulla sua pelle i mali della
finanza creativa con i prodotti derivati, trovando parziale giustizia
solo a seguito di molti anni.
Non volendo comparare questo alla
vicenda dell’uso della moneta complementare, tuttavia invito a
riflettere se realmente si voglia incanalare l’economia algherese in
uno scenario privo di paracadute.
Cosa succederebbe se per un
qualsiasi motivo si verificasse un tracollo del prodotto finanziario?
Possiamo permetterci questo rischio?
Alghero ha bisogno di economia
reale e soldi veri.
Entrambe le fattispecie passano da scelte
strategiche chiare che vedano come rimodulare l’economia del
territorio.
In una città dove da anni lo scontro politico si basa su
alghe, erbacce e palazzo dei congressi, ci si dimentica che la vera
emergenza è rappresenta dal lavoro; che manca o resta schiacciato
dalla precarietà stagionale.
Ora pensare che la panacea per tutto
questo possa essere rappresentata dall’uso massivo della moneta
complementare è francamente risibile.
Ricordo a chi patrocina
l’operazione che un buon medico, nella somministrazione di un farmaco,
tiene conto in primo luogo delle sue controindicazioni e valuta questa
in base al reale stato di salute del paziente.
In tal proposito si
ricordi che l’economia algherese, con i suoi dismorfismi, non vive da
tempo uno stato di particolare vigore".
Dott. SPANO Giovanni
Baldassarre, candidato nelle liste del PSd’AZ nelle amministrative
2019 e incaricato per la formazione del programma di coalizione.