La crisi derivante dall’evento pandemico del covid 19 in un
territorio che vive principalmente di turismo estivo e di massa,
rischia si assume proporzioni bibliche.
Alghero per far fronte a
questo ha schierato vari tavoli tecnici, fra cui emerge l’Unità
operativa tecnica diretta dal Dott. Mariano Mariani.
La prima parte
del lavoro di questo organo è stata recentemente presentata alla terza
Commissione del Comune.
I punti prospettati, tuttavia coinvolgevano aree tematiche lontane
anni luce dalle competenze comunali, tanto da domandarsi se il tempo
speso non potesse essere meglio impiegato, partendo da qualcosa di
esperibile nell’immediatezza per il territorio.
Non volendo
assolutamente scadere nella polemica sterile e considerando questa
prima parte del lavoro un di più, anche parzialmente condivisibile
(tranne l’entusiasmo mostrato sul tema della moneta complementare)
questo comprendeva inoltre suggerimenti circa l’uso delle somme della
c.d. vertenza entrate tra Stato e regione, nonché la riforma
dell’istituto della cassaintegrazione.
Insomma un lavoro che spazia e
coinvolge tante autorità tranne il territorio algherese.
Non credo che Cagliari, Roma e persino Bruxelles stessero attendendo i
suggerimenti macroeconomici provenienti da Alghero, ma di sicuro
stanno aspettando di ricevere una seria linea programmatica gli
imprenditori algheresi.
Senza puntare su scelte di difficile
elaborazione concreta, urge porre in essere un’opera di assistenza al
comparto turistico che passi attraverso forme di compartecipazione
solidale tra imprese e dipendenti che vedano, per questa
difficilissima stagione turistica, la condivisione dei rischi e degli
utili tra le due categorie.
Per uscire da questa emergenza non resta
che l’unità di intenti tra imprenditori e dipendenti che porti ad
alleggerire i primi dagli oneri derivanti dal pesante costo del lavoro
e i secondi a salvaguardare l’impresa stessa attraverso i propri
sacrifici.
Il momento reclama soluzioni innovative, basate su una
socializzazione del sistema produttivo sino al ritorno alla normalità
effettiva.
Il pubblico in questo caso deve incaricarsi di mediare i
rapporti tra le due categorie, preservando gli interessi sia
dell’impresa che del dipendente. I settori più colpiti saranno
indubbiamente quello ricettivo e della ristorazione.
Bisogna quindi concentrare le energie su questi ambiti senza
ipotizzare soluzioni che esulino in maniera evidente dalle competenze
comunali, ricordando che Rudas costituisce sempre il confine!
La crisi
che stiamo vivendo ha rilevato la fragilità economica di una città che
non può continuare a puntare totalmente sul turismo, specie estivo, ma
che deve investire anche nel settore primario per la rinascita del
territorio attraverso l’abbinamento di sistemi di filiera corta e
lunga per le produzioni agricole e zootecniche, come ha fatto da tempo
Arborea.
Inventare ricette o modelli particolari non serve, basterebbe dare
attuazione vera al programma elettorale, coordinandolo con la
situazione corrente.
In questi giorni ricade il primo anniversario del
programma, che con rammarico rimane un mero canovaccio implementato
solo dall’improvvisazione.
Per ora si resta in attesa delle ulteriori elaborazioni dell’Unità
operativa tecnica, rammentando che ogni giorno perso rischia di vedere
compromessi i sacrifici fatti negli anni dagli imprenditori algheresi
e di causare la perdita di posti di lavoro.
Non possiamo permetterci
errori poiché in gioco c’è il futuro di Alghero.
Dott. SPANO Giovanni Baldassarre, candidato nelle liste del PSd’AZ
nelle amministrative 2019 e incaricato per la formazione del programma
di coalizione.