Proseguono le attività degli Editori sardi al Salone del libro di
Torino, in una seconda giornata caratterizzata fin dal primo mattino
da lunghe file agli ingressi. Nel Padiglione numero 2 del Lingotto, lo
stand Sardegna ha accolto ben otto appuntamenti AES, accomunati da un
solo filo conduttore: raccontare l’isola, le sue arti, i suoi paesaggi
e le sue tradizioni gastronomiche.
Arte, incisione e rivisitazione editoriale hanno dato il via alla
sezione “Tra Isola e mondo”. Mettendo insieme i linguaggi di
letteratura e arte, l’editrice Simonetta Castia e l’artista Gabriela
Locci hanno presentato l’anteprima di un’originale progetto culturale,
frutto della collaborazione tra Mediando e Casa Falconieri: Prototipi.
Si tratta di una Piccola collana di libri a tiratura limitata, che
prenderà forma a partire dai “prototipi” presentati al pubblico
proprio a Torino. I “libri d’autore” sono elaborati con lastre
riciclate e stampate su carte giapponesi di Awagami, uniche per
caratteristiche di produzione e texture. I lavori, realizzati
attraverso l’incisione e la serigrafia, uniscono le immagini al
commento scritto e sono di pura creazione artigianale.
L’autrice Manola Bacchis e l’editore Francesco Cheratzu hanno
illustrato invece “Nel segno del giudizio. L’arte nelle copertine di
Salvatore Satta” (Condaghes), uno studio sulle copertine delle
versioni nazionali e internazionali de “Il giorno del giudizio”,
capolavoro del grande scrittore nuorese, tradotto in sedici lingue per
quarantuno edizioni.
Il volume, nel quale è inserita una testimonianza
del figlio di Satta, Filippo, gode dell’introduzione di Tonino Oppes e
contiene una raccolta completa, a colori, di tutte le copertine
dell’opera analizzate da un punto di vista grafico ed editoriale.
L’arte e l’artigianato dell’isola sono stati ancora al centro degli
incontri con la presentazione di un volume della Ilisso, “La
collezione di Luigi Piloni dell’Università degli studi di Cagliari”.
Il testo, corredato di stupende foto a colori, è stato illustrato
dall’editrice Vanna Fois assieme alla curatrice scientifica Rita
Pamela Ladogana e all’antropologa Susanna Paùlis. Il libro mette
insieme nove autori di diversa provenienza disciplinare per nove
saggi, dando spazio ai cinque grossi nuclei della collezione Piloni:
Carte geografiche, Dipinti del Novecento, Stampe con vedute sulla
città di Cagliari, Tessuti e Gioielli.
Un viaggio in mountain bike lungo le tradizionali vie della
transumanza è stato al centro dell’illustrazione del volume
“T-Track_In mountain bike nel cuore della Sardegna”, Imago Multimedia.
Il manuale, ha spiegato l’autore Telemaco Murgia assieme al direttore
di Tutto Mountain bike, Marzio Bardi, è nato da uno studio sul
territorio e dalla valorizzazione del cicloturismo in Sardegna. Ne è
venuto fuori un percorso che si snoda per circa trecento chilometri in
un territorio incontaminato e unico al mondo tra la Barbagia e
l'Ogliastra.
Due presentazioni hanno fatto da cornice a un evento gastronomico
molto seguito e partecipato. La prima è stata “Cultura e tradizione
popolare” della Ilisso, la collana tematica dedicata alla tradizione e
alla cultura materiale della Sardegna. Gli autori Tonino costa e
Susanna Paùlis hanno parlato in particolare dei volumi dedicati ai
prodotti dell’enogastronomia dell’isola: “Il vino in Sardegna”, L’olio
in Sardegna, Dolci in Sardegna, Formaggio e pastoralismo in Sardegna.
Nello stesso evento dedicato all’agroalimentare sardo, un pubblico
numeroso ha accolto la presentazione di “La madre del pane”, sulla
panificazione tradizionale e sui fermenti naturali.
L’editore Carlo
Delfino, con la coautrice Domenica Obinu, hanno esposto i principali
contenuti del volume, che abbraccia due temi fondamentali, quello
sensoriale e quello salutistico: dai processi biochimici dell’impasto
e della lunga fermentazione alla digestione e recepimento da parte
dell’organismo umano fino alla lotta allo spreco alimentare.
La serata si è chiusa all’insegna del giallo, con l’illustratore Bepi
Vigna e il suo “Un lento battello per la Cina” pubblicato dalla
neonata casa editrice sardo-lombarda “1000 e una notte”. È un’opera
singolare che, attraverso una narrazione vertiginosa e una trama che
porta in giro per l’Europa, racconta la storia di un detective sardo a
Parigi. Il libro, ha spiegato l’autore, è ricco di suggestioni prese
in prestito dall'opera di Turandot, dalla feroce ironia della poetica
hitchcockiana e dallo "Strano ma vero" della Settimana enigmistica.