Un accessorio prezioso nel vestiario tradizionale maschile e
femminile. Il bottone nell’isola detiene anche una funzione magico -
scaramantica suggerita, in primis, dalle forme coniche o a ghianda,
che ricordano il capezzolo materno. Per conoscere i principali motivi
ornamentali che caratterizzano la creazione dei bottoni sardi
attraverso la lavorazione della filigrana in oro o argento, il Polo
Museale della Sardegna, giovedì 15 febbraio 2018, dalle 17.00 alle
19.30, nella Sala Conferenze del Museo Nazionale Archeologico ed
Etnografico “G.A. Sanna” di Sassari, organizza una conferenza a cura
di Vincenzo Marini, dal titolo “A proposito di bottoni.
Riflessioni
sull’evoluzione dei bottoni tradizionali sardi”. Originario di Osilo,
Marini è da considerarsi uno dei più importanti maestri orafi presenti
in Sardegna. Nella sua brillante carriera, a metà fra arte e
artigianato, si è distinto per aver creato un pendente, con perle
naturali e fluorite sarda per la Principessa Diana, che le fu donato a
metà degli anni ’80 in occasione di uno dei sui primi soggiorni in
Sardegna con il Principe Carlo d’Inghilterra.
Ad introdurre i lavori saranno Antonio Luiu e Giada Azara con una
breve presentazione degli anelli esposti all’interno della mostra
“Dalla pietra all’oro. Gioielli e ornamenti dalla Preistoria ad oggi
nelle collezioni del Museo Sanna”, visitabile fino al 7 aprile 2018.
Vincenzo Marini,
L’evento rientra nel calendario delle manifestazioni previste per
Musei di Storie sul tema Oro e Argento.