Sarà presentato al pubblico mercoledì 14 febbraio, nella sala della
Fondazione di Sardegna in via Carlo Alberto 7, a Sassari, il volume
"S. Elia di Monte Santo. Il primo cenobio benedettino della Sardegna",
edito a Firenze (All'Insegna del Giglio), a cura di Giovanni Strinna e
Giuseppe Zichi.
L'opera, 225 pagine arricchite da un ampio apparato fotografico,
raccoglie 12 contributi di studiosi delle due università sarde
(storici, archeologi, filologi, archivisti e storici dell’arte) e
della Soprintendenza archeologica della Sardegna e ricostruisce la
storia plurisecolare dei santuari di S. Elia di Monte Santo, S. Maria
di Bubalis e S. Eliseo, che furono la dotazione del primo monastero
benedettino della Sardegna.
I saggi coprono un arco cronologico che va dalla fase di età bizantina
all’età tardo-medievale, ma dà spazio anche ad alcune vicende più
recenti, quelle che riguardano la gestione e lo svolgimento della
festa tradizionale di Sant’Elies, che ancora ai nostri giorni richiama
un gran numero di pellegrini, e alle possibili prospettive del turismo
culturale e religioso nel territorio di Monte Santo.
A presentare il volume saranno l'archeologo Raimondo Zucca,
dell'Università di Sassari, e lo storico dell'arte Andrea Pala,
dell'Università di Cagliari. Le relazioni saranno moderate da
Donatella Carboni, geografa dell'ateneo turritano.