Selargius: Musas e Terras porta la grande musica classica

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  L’8 dicembre, al Teatro Si ‘e Boi di Selargius, la tradizione e sarda incontrerà la grande musica classica con il concerto “Coreofonie”, di Francesco Libetta. L’evento, in coproduzione con Amici della Musica di Cagliari, porterà sul palco del teatro selargino un programma di rilievo internazionale con composizioni di Chopin, Rubinstein, Schubert, Strauss, Grieg, Godowsky, Garau, Satie, Bussotti, Libetta, Sciortino e la prima assoluta delle trascrizioni per pianoforte dei balli a launeddas, messe su spartito da Gonella e Shultz nella metà dell’Ottocento. Libetta sarà accompagnato da Christian Greco al pianoforte, dalle launeddas di Michele Deiana e da Francesco Mascia, ballerino del Teatro alla Scala di Milano. Il 10 dicembre, nell’ambito del Babel Film Festival, in collaborazione con la Società Umanitaria Cineteca Sarda e la Associazione Babel, launeddas, organetto diatonico e canto a tenore per una sera prenderanno la scena al T hotel di Cagliari, alle 21.30. L’evento, condotto da Paolo Zedda e Tore Cubeddu vedrà sul palco l’organetto di Carlo Boeddu, le launeddas di Giancarlo Seu, il tenore Gòine di Nuoro e infine Gavino Murgia. 

   L’11 dicembre Musas e Terras si sposta a Loceri, in piazza Nonnu Melis, per il concerto “Fra tradizione e innovazione”. A partire dalle 17.30, sul palco del piccolo paese ogliastrino di alterneranno Gilberto Puddu alla fisarmonica, Alessandro Podda, fisarmonica, sulitu, trunfa, armonica a bocca, Carlo Boeddu e Matteo Cucca, organetto diatonico, le voci di Gianluca Fadda, Gianmichele Lai, Ignazia Frau, con Fabrizio Bandinu, Michele Cucca alla chitarra, Giampaolo Selloni al piano, Giuseppe Cillara alle percussioni. L’evento è organizzato in collaborazione con l’Associazione Tundu su Ballu. Presenta la serata Lucia Cossu. Musas e Terras è il titolo scelto per una serie di manifestazioni, concerti, spettacoli e convegni scientifici, dedicati alla poesia e alle espressioni musicali di tradizione orale del mondo, con un’attenzione speciale per le arti che hanno un radicamento storico nella cultura della nostra isola. La manifestazione, giunta alla terza edizione, si svolgerà in diversi Comuni dell’isola a partire dal 4 dicembre e si concluderà a Cagliari il 27 dicembre con il consueto concerto finale. 


   Saranno al centro dello scenario le 9 arti di cui CAMPOS si fa portavoce (le launeddas, il canto a tenore, la poesia di improvvisazione logudoresa, a mutetus, a mutos e a s'arrepentina, i càntigos de crèsia a quattro voci, la musica tradizionale di accompagnamento al ballo, il canto a chiterra) accanto ad altre forme di tradizione musicale rappresentative di culture del mondo. Tema centrale e filo conduttore della manifestazione saranno la danza e i suoni che da millenni ne accompagnano i passi. La danza è intesa nella sua dimensione percettiva, attraverso la pulsione ritmica del corpo e la sua tensione interna, ma anche come strumento di creazione artistica. In modo specifico, è oggetto di interesse primario la capacità, patrimonio specifico di alcune culture, di creare una performance di insieme in cui i musicisti e i danzatori collaborano nel costruire un “oggetto artistico”. La Sardegna, in questo senso, presenta una ricchissima coloritura nelle tradizioni associate a ogni singola comunità, che include oltre alle varietà linguistiche e alle forme dei costumi e dell’abbigliamento, gli stili musicali strumentali, i modi esecutivi del canto, la varietà dei passi e degli stili nella danza, le modalità quasi liturgiche che si accompagnano al rito del ballo in piazza. 

  La tipicità dei canti, delle danze e dei costumi, oltre ad essere concordemente considerato un prezioso patrimonio artistico e storico della Sardegna, viene vissuto da ogni singola comunità come valore aggregante e simbolo di identità. Per celebrare la ricchezza e le espressioni musicali e coreutiche delle comunità sarde, il calendario di Musas e Terras 2021 si comporrà di 12 eventi satellite, programmati nei vari territori della Sardegna, in cui, ad ognuna delle arti tradizionali rappresentate da CAMPOS si associa una esibizione pubblica in cui il ballo tradizionale è parte sostanziale dello spettacolo. I laboratori e gli incontri con le scuole, oltre alla dimensione didattica legata alle singole arti poetiche e musicali, terranno in particolare considerazione l’interazione di queste con la danza tradizionale nelle sue espressioni specifiche. 

   Al fianco dei migliori interpreti della musica e la danza tradizionale sarda sarà presente Elena Ledda, con l’accompagnamento di Marcello Peghin, José Andres Cortes, considerato uno dei più grandi chitarristi di flamenco della sua generazione o l’ensemble, Nachiru proveniente dalla Grecìa salentina e interprete della “pizzica”, che ha ritrovato ritrovato negli ultimi anni un vastissimo interesse popolare ed è anima ispiratrice del popolarissimo festival estivo “Notte della Taranta”. L'organizzazione è curata e coordinata dall'Associazione Culturale CAMPOS con l'Istituto Superiore Etnografico della Sardegna e in particolare da ISRE Musica con la partecipazione di associazioni e enti di tutta l’isola. 

Programma completo su: 

musas-e-terras.org

cordinamentu-campos.org