Cagliari: lunedì l'inaugurazione ufficiale del Babel Film Festival

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  È iniziato il conto alla rovescia per la 7a edizione del concorso cinematografico dedicato alle lingue minoritarie. Il Festival aprirà i battenti lunedì 6 dicembre e si concluderà l’11 dicembre. Quest’anno la rassegna è ospitata al T-Hotel di Cagliari ed è articolata in proiezioni, dibattiti, masterclass, eventi speciali e mostre. Sono 64 i film in concorso. Le giurie sceglieranno le opere da premiare fra 39 documentari e 25 film a soggetto. I film arrivano da tutto il mondo, sono parlati in 40 diverse lingue minoritarie e confermano la vitalità di un settore cinematografico in costante crescita. Lunedì 6 dicembre, a partire dalle ore 18, ci sarà l’inaugurazione ufficiale con la proiezione di sei dei 21 film che concorrono al riconoscimento più prestigioso, il “Premio Maestrale”. Alle 20.30 interverranno Andrea Biancareddu, assessore regionale alla Cultura, Maria Dolores Picciau, assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Nevina Satta, della Fondazione Sardegna Film Commission, Antonello Zanda, della Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari, Tore Cubeddu, dell’Associazione Terra de Punt, e Paolo Carboni, dell’Associazione Babel. Si andrà avanti con le proiezioni, dal pomeriggio alla notte, fino al 10 dicembre. La giornata conclusiva, sabato 11 dicembre dalleore 18, sarà dedicata alle premiazioni delle opere vincitrici con la partecipazione della Giuria ufficiale presieduta dal regista Alberto Negrin e composta dall’attrice Simonetta Columbu, la sceneggiatrice Lara Fremder, il produttore Samuel Julien, la giornalista Miriam Mauti, la produttrice Nadia Trevisan, e l’esperta di lingue minoritarie Mirjam Vellinga. Nei giorni scorsi si svolti gli appuntamenti del pre-festival con proiezioni dei film che concorrono ai premi “FICC” (assegnato dalla Federazione Italiana Circoli del Cinema), “Umanitaria” (la giuria è il pubblico delle sedi di Cagliari, Milano, Roma, Napoli, Alghero e Carbonia della Società Umanitaria) e “Kentzeboghes” (“costola” del Festival giunta ormai alla IV edizione). 

  Gli altri premi previsti (Italymabas, Fedic, AAMOD, Ostana e Diari di Cuneclub) sono già stati assegnati con eventi che si sono svolti a nelle ultime due settimane anche in diverse località della penisola italiana (Roma, Martignano in provincia di Lecce, Udine, Catania, Ostana in provincia di Cuneo). “Nel 2010 abbiamo iniziato un percorso di promozione della tutela delle lingue minoritarie attraverso il cinema che non pensavamo potesse crescere così tanto e così in fretta, conquistando orizzonti di straordinario interesse oltre il confine sardo”, così Antonello Zanda, direttore del Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria - Cineteca Sarda di Cagliari. “In questi 11 anni di vita, il Babel Film Festival ha sensibilizzato un’attenzione crescente, anche e soprattutto da parte delle istituzioni sovranazionali, come quelle europee, per sostenere e avviare azioni di valorizzazione delle culture locali come momenti di espressione del patrimonio comunitario. L’ingresso del Festival nella rete di ELEN, European Language Equality Network, nel 2017, ci permette inoltre di lavorare a progetti condivisi e di respiro internazionale per dare concretezza a una efficace azione culturale europea. Il Babel – ricorda Zanda – consente di disporre di un archivio di oltre 950 film parlati nelle lingue minoritarie del mondo, corpo unico e fondante di una Mediateca Internazionale delle Lingue Minoritarie (MILM), che è a disposizione di tutti. Ogni lingua è una visione del mondo, ripresa da un luogo privilegiato che risponde ad una dimensione identitaria: cioè, ha luoghi, persone, culture, tradizioni, ambienti, storie, arti, parole che sono di quella comunità e di nessun’altra. Ecco perché nell’anteprima del Festival abbiamo ricordato la figura e l'opera del linguista friulano Ugo Pellis, e perché un appuntamento importante della 7ª edizione è dedicato al percorso di ratifica della Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie da parte dell’Italia. Il Festival – sottolinea infine Zanda – punta l’attenzione su un tratto costitutivo dei diritti di cittadinanza. Ogni film ribadisce il fatto che la tutela delle lingue minoritarie significa affermazione dei diritti delle persone. E su questi fronti si gioca oggi anche il carattere, la natura e quindi il destino delle democrazie occidentali”. Per il premio “Maestrale”, nella categoria lungometraggi (6.000 euro) sono in gara cinque film: “Amuka – L’éveil” di Antonio Spanò; “Lùa Vermella” di Lois Patiño; “Il mio corpo vi seppellirà” di Giovanni La Pàrola; “Ndoto ya Samira di Nino Tropiano; e “Pozzis, Samarcanda” di Stefano Giacomuzzi. Sono sette, invece, i film inseriti nella categoria documentari (2500 euro): “An Alc’hwez Aour” di Mikael Baudu; “Boca de Culebra” di Adriana Otero Puerto; “Hasankeyf” di Elif Yigit; “Mör Vös: Ühispalvus” di Liivo Niglas; “Otra Mano” di Agu Netto; “Talking Dreams” di Bruno Rocchi; e “Umbras” di Fabian Volti. Nella categoria cortometraggi (2500 euro) concorrono 9 film: “Absències” di Cinema en curs; “Dar-Dar” di Paul Urkijo Alijo; “Eggshell” di Ryan William Harris; “Hard, Cracked The Wind” di Mark Jenkin; “Intolerance” di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenca; “Male fadàu” di Matteo Incollu; “Mira sa dì” di Andrea Cannas; “Mowes” di Bryher Flanders; e “Subandila (Lizard)” di Josu Martinez. Altri quattro riconoscimenti verranno assegnati durante la settimana da giurie che si riuniranno al T-Hotel per definire i vincitori: una giuria composta da 18 studenti dell'Università di Cagliari che assegneranno il premio “Unica Città di Cagliari” (1500 euro); una giuria composta da 10 studenti delle scuole superiori di Cagliari che assegneranno il premio “Diritto di parola” (1000 euro); una terza giuria composta da 13 immigrati richiedenti asilo politico (provenienti da 10 paesi: Gambia, Senegal, Camerun, Afghanistan, Nigeria, Etiopia, Mali, Ghana, Costa d'Avorio e Guinea) che assegneranno il premio “One Wor(l)d” (1000 euro). Il “Babel Film Festival” non è solo premi e proiezioni. Anche quest’anno, infatti, la “Babel Academy”, dal 7 all’11 dicembre, a cura di Daniele Maggioni, presenterà incontri con esperti e autori con l’obiettivo di fornire al pubblico del Festival uno sguardo qualificato su diversi aspetti del fare cinema. Si inizierà martedì 7 dicembre con Jorgelina Depetris, casting director e acting coach, che racconterà come prepararsi a un casting. 

  Il giorno successivo, l’8, il regista Michelangelo Frammartino racconterà il backstage del suo ultimo film “Il Buco” che ha ottenuto il Premio speciale della giuria all’ultimo festival di Venezia. Sarà poi la volta, il 9 dicembre, di Anna Brundu, esperta di temi riguardanti i diritti cinematografici. Il 10 appuntamento da non perdere con Luca Bigazzi, direttore della fotografia tra i più prolifici e premiati del panorama italiano, vincitore di 7 David di Donatello, che racconterà il suo metodo di lavoro e si addentrerà sugli aspetti della collaborazione tra regista e direttore della fotografia. L’ultimo incontro, l’11 dicembre, sarà con Lara Fremder, sceneggiatrice di film importanti ma anche di progetti di ricerca e di sperimentazione al confine con la videoarte.  Le proiezioni e gli appuntamenti sono aperti a tutti con ingresso libero e gratuito (e super green pass obbligatorio)