Alghero: giovedì "Dall'altra parte del mare" presenta le 4 giornate spagnole e sudamericane

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  Inizia con una tavola rotonda sul rapporto tra “Romanzo e memoria” (sala conferenze Lo Quarter, giovedì alle 18) e si conclude con uno dei più grandi scrittori spagnoli contemporanei, José Manuel Fajardo, che cucina per i lettori (alle 21, Hotel Villa Mosca, prenotazioni: 0799738303; 0799738925) la prima delle quattro giornate dedicate alla letteratura spagnola e sudamericana del festival “Dall’altra parte del mare”, organizzato e diretto da Associazione Itinerandia e Libreria Cyrano di Alghero. Tra il panel e la cena, il festival propone inoltre il reading musicale “Silenzi”, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice cubana Karla Suarez, con letture di Maria Antonietta Azzu e musiche di Francesco Santino Scognamillo Alle 19.45, Villa Mosca). 

  Fino a domenica 26 settembre il festival algherese, sostenuto dalla Regione Sardegna e dalla Fondazione Alghero e patrocinato dall’amministrazione Comunale di Alghero, riflette sul meticciato e le contaminazioni culturali attraverso presentazioni di libri, spettacoli musicali, letture di poesie e momenti conviviali. Grazie alla collaborazione con il festival “Encuentro” di Perugia, arriveranno nella città catalana – e nelle scuole e all’università di Sassari – alcuni dei più importanti autori spagnoli e latinoamericani contemporanei: Guillermo Arriaga, José Manuel Fajardo, Elvira Lindo, Carmen Yáñez, Karla Suarez, Antonio Muñoz Molina, Manuel Vilas. Il festival si apre con gli autori ospiti riuniti per discutere e confrontarsi sul tema “Romanzo e memoria” durante una tavola rotonda aperta al pubblico, alla quale parteciperà anche lo scrittore, traduttore ed esperto di letteratura di lingua spagnola Bruno Arpaia, e che sarà coordinata dall’interprete, traduttrice e mediatrice culturale Monica Bedana. È tratto dal romanzo “Silenzi” (Premio Lengua de Trapo), fortunato debutto letterario, nel 1999, della scrittrice cubana Karla Suarez, il reading musicale omonimo che vede sul palco l’attrice Maria Antonietta Azzu e il musicista Francesco Santino Scognamillo. 

  Il libro, ambientato all’Avana negli anni tra i Settanta e i Novanta del secolo scorso, è la storia di una famiglia i cui componenti rappresentano il rovesciamento degli ideali castristi di unità familiare e patriottismo e compongono il ritratto di un paese lontano dalle pretese di felicità dell'oleografia ufficiale voluta dal "líder maximo". Nato a Granada nel 1957, José Manuel Fajardo scrive per numerosi giornali e riviste spagnoli, francesi, italiani e sudamericani. Nel 1992 ha vinto il Premio Internacional de Periodismo Rey de España per la raccolta di saggi storici “Las naves del tiempo”, ed è autore di numerosi romanzi (tra cui “Lettera dalla fine del mondo”, “Una bellezza convulsa”, “Il mio nome è Jamaica”). Alla passione per la letteratura unisce, con esiti altrettanto brillanti, quella per la cucina. Due passioni che coniugherà durante l’incontro “A cena con l’autore” (alle 21, Villa Mosca, solo su prenotazione), quando cucinerà per il pubblico (nel menu, tra altre prelibatezze, melanzane con miele e menta, e salmorejo, una zuppa fredda andalusa), e racconterà il suo libro “Il sapore perfetto” (Guanda), storia di Omar, un marinaio-cuoco di origine spagnola che attraversa le strade notturne di Parigi, dove è approdato dopo l'infanzia trascorsa nelle Asturie e un passato sulle navi mercantili. (Info e prenotazioni per la cena: 0799738303; 0799738925).