Entula: lunedì Daria Bignardi a Ploaghe

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  Settimana di inizio agosto densa di appuntamenti al Festival letterario diffuso Éntula. Lunedì (2 agosto) ritorna Daria Bignardi per fare tappa a Ploaghe con Lucia Cossu, nel cortile del Convento dei Cappuccini, alle 21, e presentare il suo ultimo romanzo Oggi faccio azzurro (Mondadori). Giovedì (5 agosto) a Valledoria spazio ad Andrea Montovoli col libro Io non sono Grigio (Mondadori). Modera l’incontro, in agenda alle 19 all’Anfiteatro La Muddizza, Lalla Careddu. Sabato (7 agosto) nuova data a Tiana (piazza Meddìe 18.30) del tour di presentazioni di Carla Fiorentino con Forty. Viaggio semiserio nei superpoteri dei quarantenni (Fandango), nel ciclo di incontri previsto nel concorso LibriLiberi. La scrittrice sarà introdotta da Natascia Talloru. Oggi faccio azzurro, di Daria Bignardi, racconta la storia di Galla, ex modella, con studi in arte, chiamata come l’imperatrice romana Galla Placidia, “quella del mausoleo di Ravenna”:

   «Darmi quel nome è stato uno dei pochi gesti coraggiosi di mia madre». Da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, passa le giornate sul divano a fissare la magnolia grandiflora del cortile, fantasticando di buttarsi dal balcone per sfuggire a un dolore insopportabile di cui si attribuisce ogni colpa. Esce di casa solo per vedere la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere. «Da quando Doug mi ha lasciata sto bene solo dentro. Canto con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Anche io devo disintossicarmi.» Durante il primo viaggio da sola, a Monaco di Baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Münter. Galla, che da ragazza studiava arte, ricorda solo che la Münter era nel gruppo del Cavaliere Azzurro con Vasilij Kandinskij.

  Ma quel giorno le sue opere «così piene di colore e prive di gioia» la ipnotizzano. Da quel momento la voce di Gabriele entra nella vita di Galla: la tormenta, la prende in giro e intanto le racconta la sua lunga storia d’amore con Kandinskij, così simile a quella di Galla con Doug. (…) In Io non sono Grigio - un romanzo intimo, appassionante e pieno di vita - Andrea Montovoli, attore teatrale e cinematografico e personaggio televisivo, racconta, intrecciando le proprie vicende biografiche a elementi di finzione, la formazione di un ragazzo che è costretto a diventare uomo troppo presto senza sapere bene come. Cercherà di superare il dolore, le insicurezze, le paure, affidandosi, a volte, a persone sbagliate che rischiano di farlo diventare ciò che Grigio nel suo animo sa di non voler essere. Nella vita, del resto, si può e si deve poter sbagliare, ma il bambino che vive in noi non deve mai smettere di sognare: Grigio è un ragazzo di provincia, una giovane promessa del calcio, un adolescente come tanti. Un giorno, però, la sua vita viene sconvolta da un evento tragico e inaspettato: è qui che inizia la sua storia.

  Quando si è giovani può capitare a tutti di commettere degli errori, di imboccare, senza neanche volerlo, la strada sbagliata. E infatti anche la giovane vita di Grigio è come se fosse ferma su un gradino indefinito nella scala dei colori, un limbo in cui riflettere, un muro immobile che schiaccia e porta a mettere tutto in discussione, perfino i sogni. Forty. Viaggio semiserio nei superpoteri dei quarantenni (Fandango), uscito nelle librerie lo scorso giugno, possiede fin dal titolo gli intenti del lavoro: riflettere col sorriso sui cambiamenti della vita dai quarant’anni in su. Giocando infatti sull’assonanza dell’inglese Forty, 40, con l’aggettivo italiano forti, l’autrice (cagliaritana fino ai 19 anni e poi romana d’adozione, dove si laurea in Sociologia della Letteratura e inizia il suo viaggio nel mondo editoriale) propone una riflessione brillante e divertente sui quarantenni di oggi - anche attingendo dal mondo della cultura - attribuendo loro poteri fino a quel momento inimmaginabili. Alcuni esempi?

  Un saggio menefreghismo, acquisti ossessivi e compulsivi sul web, camminate per fronteggiare i primi acciacchi e persino il sesso goduto finalmente senza ansia da prestazione. Tutte riflessioni nate in realtà nel 2019, allo scoccare dei suoi primi quarant’anni, e racchiuse nei podcast da cui il libro ha tratto ispirazione. Due settimane di pausa e la carovana di Éntula si rimette in viaggio per portare la sua selezione di scrittori con novità letterarie e di saggistica. E si riparte con Sabina Guzzanti, che dal 22 al 24 agosto è attesa a L’Asinara, Ploaghe e Fordongianus col suo libro 2119 La disfatta dei Sapiens (HarperCollins).