Ortueri: per Dromos stamane convegno sul ripopolamento culturale e stasera musica

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  Seconda giornata a Ortueri per il festival Dromos, che prende l'avvio dal paese del Mandrolisai in questo fine settimana prima di fare tappe, nei prossimi giorni (e fino a metà di agosto), negli altri centri coinvolti nella sua edizione numero ventitré: Oristano, Bauladu, Cabras, Fordongianus, Nureci, San Vero Milis e Villa Verde, con un'appendice, il 28 agosto, a Neoneli.
 
  Oggi sabato 31 il primo impegno in agenda è alle 10 del mattino nella sala consiliare del Comune che ospita un convegno dedicato al ripopolamento culturale: un tema di grande attualità e urgenza, in Sardegna ma non solo, dove lo spopolamento rischia di portare alla scomparsa, in un futuro sempre più prossimo, di numerosi paesi dell'interno; un tema particolarmente caro a Dromos, che ha tra le sue finalità proprio quel ripopolamento culturale capace di dare nuova linfa e significato a termini come resistenza, ritornanza e restanza. Dopo i saluti del sindaco Francesco Carta, la scaletta prevede la presentazione del progetto Framentu, un programma di sviluppo partecipativo promosso dal Comune in collaborazione con la cooperativa Sardarch, che vede nell'empowerment complessivo della comunità di Ortueri la formula alla base di un concreto e duraturo rilancio produttivo, sociale e culturale del paese. Nel corso dell'incontro, coordinato da Valerio Corzani, musicista, autore e voce nota di RAI Radio 3, si parlerà anche del community manager per la riattivazione delle aree rurali e del ruolo dei giovani nel rilancio delle aree interne, con testimonianze, pratiche ed esempi di restanza e ritornanza. In chiusura, dibattito aperto con le voci della comunità.
 
  In serata, l'oasi faunistica del Parco Mui Muscas, a pochi chilometri dal paese, ospita gli appuntamenti musicali che inizieranno alle 20.30 con il set itinerante del rocker cagliaritano Alberto Sanna con il chitarrista Rubens Massidda. Alla stessa ora, reduce dal suo impegno in mattinata al convegno sul ripopolamento culturale, Valerio Corzani condurrà la conferenza "Ascoltare il sole che sorge", un racconto di suoni, parole e immagini di tre artisti africani che hanno scandito le vicissitudini e le svolte dei rispettivi paesi: l'etiope Mulatu Astatke (ospite di Dromos nel 2011), il kenyota George Ramogi e la zanzibarina Bi Kidude.

  Alle 22 mumucs (al secolo Marta Loddo, la cantante oristanese che introdurrà le serate del festival accompagnandosi con voce e loopstation) insieme al trio Pororoca (Tancredi Emmi al contrabbasso, Federico Fenu al trombone e Alessandro Cau alla batteria), farà da preludio all'atteso concerto – già sold out - di Paolo Fresu con il trio che vede accanto alla sua tromba e al suo flicorno Dino Rubino al pianoforte e Marco Bardoscia al contrabbasso: un sodalizio nato e fortificatosi nel tempo in occasione dello spettacolo teatrale "Tempo di Chet - La versione di Chet Baker", prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e dedicato a uno dei miti musicali più controversi e discussi del jazz, Chet Baker, capace di attraversare un secolo con la sua delicata poetica; uno spettacolo di successo con alle spalle decine di date nei principali teatri e festival italiani, che poi ha dato vita anche all'omonimo album, pubblicato due anni fa dall'etichetta fondata dallo stesso Paolo Fresu, la Tuk Music. Il lavoro ripercorre in musica la travagliata vita del trombettista originario dell'Oklahoma, tra standard e composizioni originali che dipingono alla perfezione le atmosfere malinconiche e "agrodolci", tipiche del suo cool jazz, che hanno caratterizzato la vita di Chet Baker, figura cardine nella storia del genere di matrice afroamericana.

  E sarà ancora la musica nel parco Mui Muscas a chiudere domenica (1 agosto) la tre giorni di Dromos a Ortueri: come la sera prima, apre alle 20.30 il duo composto da Alberto Sanna e Rubens Massidda, seguito alle 22 dal viaggio tra improvvisazione, rock, pop e musica elettronica di Marta Loddo e Alessandro Cau; poi, il gran finale con il concerto di Omar Sosa (biglietto a quindici euro più prevendita) alla testa di un trio con Christophe "Disco" Minck al basso, synth ed effetti, e Steve Argüelles alla batteria. Il pianista cubano è un autentico poliglotta musicale, capace di abbattere le frontiere e celebrare la diverse anime della musica, coltivando sempre un'intima connessione con le sue radici afro-antillane. A Ortueri si presenterà all'insegna del suo ultimo album, "An East African Journey" (pubblicato lo scorso marzo per OTA Records), basato sulle registrazioni sul campo effettuate strada facendo nel corso di una serie di concerti che ha tenuto nel 2009 in diversi angoli dell'Africa orientale, incontrando i musicisti locali; registrazioni che poi, una decina d'anni dopo, ha arrangiato con l'aggiunta discreta di pianoforte acustico, percussioni, basso e arpa, e con il coinvolgimento degli stessi due musicisti che lo affiancheranno domenica a Ortueri. Il risultato è una serie di splendidi brani che includono suoni tradizionali dei diversi Paesi che Omar Sosa ha visitato durante quel tour, combinati con il tocco sottile del jazz e della musica classica occidentale.

  Per agevolare gli spostamenti di andata verso il al Parco Mui Muscas e di rientro a Ortueri è previsto un servizio navetta gratuito, con partenza e rientro al campo sportivo del paese. Allestito nei luoghi dei concerti un punto ristoro che coinvolge diversi operatori locali.