Florinas in Giallo raddoppia: Gian Franco Cambosu e Pier Bruno Cosso

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  Enrico Campanedda, un onesto medico di famiglia vittima di un magistrato senza scrupoli che gli rovina la carriera e la vita personale; e l’insegnante Ercole Cassandra che si ritrova a indagare su un oscuro traffico di bronzetti nuragici in un paesino immaginario della Barbagia. Sono i protagonisti di “Il paese delle croci” e “Solo danni collaterali”, i romanzi di Gianfranco Cambosu e Pier Bruno Cosso, i due scrittori ospiti della serata conclusiva di “Alle sette della sera, Florinas in Giallo online”.

  L’appuntamento è venerdì alle 19 sulla pagina Facebook di “Florinas in Giallo”, il festival organizzato dal Comune di Florinas col patrocinio della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna, e su quella del Sistema bibliotecario Coros Figulinas. Dopo aver preso il via lo scorso 16 novembre, i cinque appuntamenti online del festival del giallo diretto dalle librerie Cyrano (Alghero) e Azuni (Sassari) giungono alla conclusione con un bilancio pienamente positivo: i lettori hanno finora risposto con entusiasmo alle dirette streaming, e gli autori ospiti si sono raccontati con partecipazione e un pizzico d’ironia, pur non avendo davanti un pubblico in carne e ossa.

  Segno che – live come l’estate scorsa, oppure online – il festival florinese è ormai un marchio di qualità per gli appassionati del genere, sardi e non. Nella diretta Facebook di venerdì, lo scrittore nuorese Gianfranco Cambosu e il suo collega sassarese Pier Bruno Cosso si alterneranno nei ruoli di intervistato e intervistatore. A Cambosu era toccato il compito di aprire “Alle sette della sera, Florinas in Giallo online” il 16 novembre, ma un problema nel collegamento aveva costretto gli organizzatori a rimandare la presentazione del suo nuovo thriller, “Il paese delle croci” (Emersioni), che verrà recuperata appunto domani venerdì 27 settembre.

  Questa la sinossi del libro: «A Sas Ruches, in Barbagia, Ercole Cassandra indaga sull’omicidio del padre, un capitano dei Carabinieri. Ufficialmente il soggiorno nel paesino è dovuto alla sua attività d’insegnante presso la locale scuola media, dove trova un ambiente ambiguo e a tratti ostile, in cui tra ragazzi e adulti sembrano vigere dei taciti accordi. Un suo alunno, Pasquale Mannu, vuole assumere nella classe il ruolo del boss, lo stesso che il padre Agostino esercita nel paese.

  Ercole scoprirà che il preside della scuola e il suo vice sono stati legati in passato ad Agostino Mannu e al capitano Cassandra. Al centro della vicenda, un traffico di bronzetti nuragici, una violenza di gruppo, una bella quarantenne e l’attempata titolare di un bordello di Nuoro.» In “Solo danni collaterali” (Marlin), il sassarese Pier Bruno Cosso, ex informatore scientifico e da qualche anno scrittore a tempo pieno, si ispira a un recente fatto di cronaca accaduto in Sardegna per raccontare l’inquietante vicenda di un medico vittima di una persecuzione giudiziaria.

  Come si legge nella sinossi, «Sembra incredibile, ma quella raccontata da Cosso è una storia vera, che segue in presa diretta la discesa di una persona onesta in un inferno giudiziario. Di fronte ci sono due mondi che si scontrano: un magistrato in delirio di onnipotenza, e la sua vittima occasionale. Ma il prezzo altissimo dell’ingiustizia lo paga solo il perseguitato incolpevole, perché il giudice in Italia non è perseguibile per il suo cattivo operato».