Patrimonio storico culturale all'Asinara: "Salviamo la storica Stufa Giannolli"

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  Sì, è vero, è solo una vecchia stufa a legna, ma ha superato il secolo di vita e si porta dietro la storia di cui è stata testimone. E’ la storica Stufa Giannolli che ha svolto il fondamentale compito di disinfestare e disinfettare gli indumenti e i materassi delle migliaia di prigionieri di guerra austro-ungarici che vennero detenuti all’Asinara durante laprima guerra mondiale. Circa 35 mila prigionieri di guerra, di cui 5-8 mila morirono di epidemie di colera e stenti proprio sull’Isola (altri 2-3 mila morirono durante la traversata da Valona, dov’erano stati concentrati, all’Asinara). Una semplice stufa che costituisce un’importante testimonianza delle vicende storiche e umane che hanno avuto luogo all’Asinara. Oggi è sotto un riparo di fortuna, alla Diramazione Campu Perdu, nel parco nazionale dell’Asinara.

   L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha raccolto l’appassionata documentazione predisposta da Carlo Hendel, già Direttore del Settore Agrozootecnico della Casa di Reclusione dell’Asinara e profondo conoscitore dell’Isola, e ha inoltrato (24 aprile 2019) una specifica istanza al Ministero per i Beni e Attività Culturali (Ministro, Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Segretariato regionale Sardegna, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari), all’Ente Parco nazionale dell’Asinara e al Comune di Porto Torres perché venga dichiarata la qualifica di “bene culturale” in favore dellaStufa Giannolli con un conseguente semplice restauro e adeguata collocazione per una fruizione sul piano turistico e culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.). Un’importante testimonianza storico-culturale attende ancora la dovuta attenzione.