Storico momento avvenuto il 10 dicembre del 1927 a Stoccolma. Il
Nobel venne consegnato dall'allora Re di Svezia, Gustavo V.
L'opera è stata inaugurata dal parlamentare della Brianza,
Massimiliano Capitanio. Il quadro è stato realizzato dal pittore Gian
Pietro Bernardini per il Circolo Culturale Sardegna di Concorezzo,
Vimercate e Monza. Bernardini è stato già autore dei Murales di
Monza,dove vivono i pronipoti Grazia Madesani Deledda e Edoardo
Madesani Deledda, e il Murales di Limbiate,sempre dedicati alla Nobel
Sarda .
Molto riccchi di spunti dedicati alla scrittrice gli interventi di
Salvatore Carta,di Massimiliano Capitanio,di Gino Quartu,nipote di
Emilio Lussu e del Presidente del Circolo Sardegna, Gianni Branca.
Il Circolo Sardegna è impegnato nel portare avanti la proposta di
istituire la Giornata Nazionale della Letteratura il 10 Dicembre di
ogni anno, il Giorno dei Nobel.
L'onorevole Capitanio, ha assicurato il suo impegno per portare
avanti questa proposta. insieme all'inserimento dell'educazione civica
nelle scuole.
Ofelia Usai,poetessa di Gadoni in provincia di Nuoro, ha letto poi
delle poesie dedicate a Grazia Deledda . L'evento si è concluso con
ricco buffet .
Il quadro sarà inaugurato Giovedì 20 Dicembre, alle ore 20,30 con
studenti, genitori e docenti,nell' omnnicomprensivo di Vimercate
Liceo Vanoni e farà parte dell'arredo delle scuole.
Massimiliano Capitanio essendo anche Presidente della Commissione
Parlamentare Rai, ha assicurato la presenza della TV per dare risalto
all'iniziativa e ricordare come merita Grazia Deledda,che era oltre
che sarda,anche lombarda acquisita avendo sposato Palmiro Madesani di
Cicognara, una frazione di Viadana Mantova,dove visse tanti anni e
scrisse diversi romanzi ambientati nella Pianura Padana.
Famoso il suo
libro Annalena Bilsini.
Durante la sua permanenza a Cicognara, diventò amica del Parroco Don
Primo Mazzolari. Racconta in un suo libro Don Mazzolari che quando
Grazia Deledda,nel 1926 con il Premio Nobel ebbe anche un contributo
in denaro di 500 mila lire,che corrisponde a due miliardi di adesso,
tutti i suoi parrocchiani,si misero a scrivere libri e c'era la fila
per presentarglieli,convinti che in quel modo anche loro,poveri
contadini o artigiani potessero diventare ricchi come la Deledda.