L'evento si conclude dopo una tre giorni intensa, che ha
rappresentato il primo tassello per l’edificazione di un evento che
ambisce a crescere e a divenire un punto di riferimento a livello
regionale nei prossimi anni. È un forte segnale, con il quale la
comunità olbiese, grazie alla volontà dell’amministrazione comunale in
collaborazione con l’AES, ha voluto spalancare le porte all’editoria
libraria sarda come fondamentale veicolo di promozione e di crescita
del territorio.
La seconda serata di appuntamenti, ieri, è stata piuttosto partecipata
sia durante gli incontri con gli autori che nel corso degli
spettacoli. A trasportare il pubblico nei meandri di una Sardegna
atavica, tra personaggi dai nomi surreali e narrazioni dal sapore
onirico, è stato lo scrittore Gianluca Medas, con il suo “Mammai
Manna.
La grande madre”, edito dalla Cuec.
Il libro di Medas è un viaggio a cavallo tra realtà e fantasia in un
universo in cui si coglie lo spirito di una memoria collettiva
ancestrale, quella sarda, tra flashback e salti temporali che
ricordano procedimenti narrativi tipici della cinematotrafia. È una
realtà dove tutto ruota attorno alla mappa dei sogni, “Sa pedra
pintada” di Mamoiada, e nella quale a salvare il mondo finiranno per
essere in qualche modo le donne.
Un interessante dibattito è scaturito dalla presentazione de “L’isola
delle lusinghe”, romanzo edito da Condaghes e scritto da Sandro
Manoni, architetto veneziano che ha trascorso ben dodici anni in
Sardegna durante gli anni del boom economico e turistico. È un
romanzo-verità nel quale, attraverso una prosa di ampio respiro che
descrive i paesaggi costieri quasi poeticamente, emerge la denuncia
degli aspetti negativi di una modernità ambigua e dissacrante, alla
quale hanno fatto seguito i caratteri della speculazione edilizia e
della corruzione.
Utilizzando nomi di fantasia, la trama racconta le
vicende di una famiglia di possidenti proiettate verso un interessante
affare redditizio, interrotto all’improvviso dal dramma di un
rapimento.
Alto gradimento in Sala conferenze per le cinque voci dell’evento
letterario “Aspittendi a Pinocchju”, un reading in lingua gallurese in
cui Andrea Columbano, Maria Paola Mariotti, Francesco Giorgioni,
Alessandra Corda e Simone Satta, hanno raccontato le avventure di
Pinocchio tratte dal libro “L’avvinturi di Pinocchju”, edito da
Taphros con la traduzione di Ivan Ponsano. Il bravissimo illustratore
Simone Sanna ha realizzato in diretta una copia delle illustrazioni
interne del volume, a corollario delle diverse parti della
sceneggiata.
Applauditissimo anche Gavino Murgia per il concerto al sax. Il
virtuoso musicista nuorese si è esibito in numerosi brani tratti dal
suo repertorio jazz con accompagnamento alla chitarra, uno stile di
grande originalità in cui le note afroamericane si fondono alla
perfezione con le radici profonde della tradizione.
Per motivi tecnici la proiezione del docu-film “A Tenore” (che lo vede
esordire quest’anno come regista), è stata rinviata alle 20 di oggi (9
dicembre).
Il programma di oggi (domenica 9 dicembre). L’ultima serata di
appuntamenti di Approdi letterari, moderata da Francesco Giorgioni
all’Expo, prende il via alle 17 con la prima presentazione assoluta di
una pubblicazione molto attesa: “Déu mi peldonet e santos!” (Paolo
Sorba Editore) di Dionigi Pala, un libro realizzato con il patrocinio
del Comune di Olbia. L’autore illustrerà i contenuti del volume, che
contiene detti e maledizioni in lingua gallurese, ampiamente
illustrati, in un dialogo-confronto con Agostino Amucano, che ha
curato l’intera collana in cui l’opera è inserita.
La manifestazione prosegue alle 17.45 con lo scrittore Giuseppe
Tirotto che presenterà “Piccinni in Castorias”, un romanzo in
sardo-gallurese (NOR), mentre alle 18, Tonino Cau assieme all’autrice
Ardjana Toska parlerà del volume “Una gioventù distrutta” (Taphros
Editrice), il racconto di una terribile storia tutta al femminile
senza filtri o edulcorazioni.
Il prossimo e ultimo appuntamento con “L’Isola dei libri” si terrà a
Fonni, dal 14 al 16 dicembre, con la prima edizione di “Libri in
Barbagia”.