Discipline analogiche: domenica alla Popolare Benemeglio si inaugurano i nuovi corsi di studio

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  Ogni anno a Roma uno studente su 4 abbandona gli studi, ma nella Capitale vi è anche un caso di eccellenza, rappresentato dall'Università Popolare "Stefano Benemeglio" delle Discipline Analogiche (UPDA) che domenica prossima inaugura i nuovi corsi di studio. Qui il tasso di abbandono riferito all'ultimo anno accademico è stato pari a zero. «Certo c'è anche un 18% dei nostri studenti che non prende poi il titolo, ma questo si spiega perché molti di loro sono già professionisti, medici o psicologi, e completano gli studi solo per avvantaggiarsene nelle loro professioni. Oppure c'è chi si iscrive solo per interesse personale» spiega Samuela Stano, presidente dell'Università Popolare delle Discipline Analogiche (www.upda.it).

   Nella sede centrale dell'università, in via Urbino 43 a Roma, proprio la prossima domenica 21 ottobre dalle 10.30 alle 18.30 si terrà la prima giornata del «Corso di comunicazione analogica non verbale» a cui si può aderire prenotando anche solo la singola giornata che sarà incentrata sui 4 canali della comunicazione non verbale(prossemica, cinesica, paralinguistica e digitale), i segnali di gradimento e di rifiuto, gli scarichi tensionali e la comunicazione simbolica (info e prenotazioni: www.upda.it). Al via dunque un nuovo anno accademico e con l'occasione l'UPDA rende note le conclusioni di una sua ricerca sulla «tenacità degli studenti italiani».

   I risultati? Prendendo in esame sia i corsi universitari che quelli parauniversitari, i risultati della ricerca non sono del tutto confortanti: a livello nazionale il tasso di abbandono medio annuo è risultato essere del 24% ed in alcune citta` il tasso di abbandono e` quasi il doppio rispetto alla media nazionale. Accade a Bergamo che guida la classifica delle citta` con un maggior numero di studenti irregolari (45%), seguita da Camerino (38%) e da Viterbo che si colloca al terzo posto con il 34%. Poi ancora seguono Pisa (30%), Palermo (27%) e Roma(25%). Mentre Firenze, Bologna e Napoli rientrano nell'ambito della media nazionale del 24%. Il tasso di abbandono è invece esiguo a Bari (12%), a Verona (13%) e a Milano(15%), che si collocano sul podio delle citta` universitarie con più studenti regolari. Seguono poi Torino e Catania che si posizionano pari merito con un tasso di abbandono del 16%.

   «L'elevatissimo tasso di abbandono degli studi evidenzia carenze motivazionali le cui cause possono essere diverse: desiderio di lavorare, disinteresse per le materie insegnate, difficoltà negli studi, insicurezza o perfino disagi emotivi» commenta lo psicologo Stefano Benemeglio (www.stefanobenemeglio.com), padre delle Discipline Analogiche, direttore scientifico dell'Università Popolare delle Discipline Analogiche (www.upda.it), famoso per i molti esperimenti di successo portati avanti nelle sedi più prestigiose, includendo anche l'Ordine dei Medici di Madrid e la prestigiosa Università «Pompeo Fabra» di Barcellona. L'82% degli iscritti all'UPDA, invece, il titolo lo prende in quanto indispensabile per potere esercitare questa nuova professione, quella dell'analogista.

   Che cosa è un analogista? Un professionista del benessere emotivo che, avvalendosi di un'approfondita conoscenza delle discipline analogiche, trasferisce strumenti e tecniche in grado di promuovere un rivoluzionario quanto salutare stile di vita, orientato a un benessere profondo e duraturo, mediante l'attivazione di un sistema emozionale che porta ad una gestione equilibrata del rapporto tra pensiero razionale ed emotività. «L'inserimento lavorativo è assicurato. Molti iniziano come liberi professionisti ed in una realtà come Roma hanno fin da subito gli studi pieni. Altri oltre alle sedute propongono anche corsi per le aziende» conclude il presidente dell'Università Popolare delle Discipline Analogiche.