Ittiri Folk Festival: assegnato alla Brigata Sassari il Premio Zenias

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E' il momento ufficiale del festival internazionale organizzato
dall'associazione Ittiri Cannedu. Questa mattina il sindaco di Ittiri
Antonio Sau ha accolto nella Sala del Palazzo Comunale di Ittiri le
delegazioni ospiti: la Compania Amèrica Danza di Bogotà (Colombia),
Tanok Folk Ensemble di Izhevsk (Udmurtia, regione dellaRussia) e
“Steirischer Schwung” di Stiwoll (Austria). Sono tre gruppi (dei sette
stranieri che prendono parte al festival) ospitati a Ittiri per tutto
il corso della manifestazione. Presenti anche i toscani del gruppo I
Badalischi.

Presenti anche l'assessore comunale di Ittiri al turismo, Baingio
Cuccu il presidente dell'associazione Ittiri Cannedu, Piero Simula, e
il segretario particolare dell'assessorato regionale al Turismo,
Giuliano Spanedda, che ha dichiarato: "Ittiri Folk Festa rappresenta
qualcosa in più rispetto alle tante manifestazioni di cui pullula
fortunatamente la Sardegna: porta il messaggio di accoglienza, di
dividere e condividere lo stesso palcoscenico per la danza, come tutti
dividiamo e condividiamo la Terra".

Nel corso dell'incontro Leonardo Marras, presidente del Premio Zenias,
ha proclamato il vincitore del prestigioso riconoscimento: la Banda
Musicale della Brigata Sassari. A rappresentare il 151° e il 152°
Reggimento della fanteria meccanizzata Sassari c'era il generale
Andrea Di Stasio, arrivato il 21 giugno al comando, dallo Stato
maggiore dell'Esercito. Il comandante della Brigata Sassari, Generale
Andrea Di Stasio, ha commentato: "Sono veramente colpito da questa
decisione. Noi militari a volte veniamo considerati estranei alla
società. Grazie per un premio che riconosce l'identità, l'orgoglio e
la fierezza dei sardi.

  Noi sassarini abbiamo sempre pensato vivendo
con voi di essere parte di questo territorio. La Brigata Sassari è
l'unica in Italia che ha il 90 per cento di soldati autoctoni. Questa
Brigata rappresenta veramente la leggenda, la storia e l'anima della
Sardegna. I soldati sardi sono tra i migliori in Italia. La parola
“Dimonios” nacque proprio ad opera degli austriaci durante la Prima
Guerra Mondiale, quando intercettammo un messaggio che definiva i
soldati sardi come “diavoli rossi” per il colore rosso delle mostrine
e il bianco e rosso del foulard, e per il coraggio in battaglia. Noi
oggi siamo contenti di essere in pace, perché amiamo la pace".

La cerimonia è servita anche per l'ormai consueto scambio di doni tra
Ittiri, le delegazioni straniere, la Brigata Sassari e le autorità e
le forze dell'ordine presenti, la polizia municipale e i carabinieri,
oltre alla Compagnia Barracellare. Gesti e parole sincere, come quelle
della delegazione austriaca che ha detto "Venire a Ittiri e sempre
piacere e ormai consideriamo Piero Simula ". Il gruppo cololombiano ha
detto: "Samo contenti di essere qui e vogliamo portare a Ittiri tutta
l'allegria che contraddistingue il nostro popolo" e ha regalato al
sindaco un poncho dei contadini della regione del caffè. Per il gruppo
russo è stato il debutto in Sardegna: "Siamo rimasti impressionati
dalla bellezza di questa terra e dall'accoglienza che abbiamo avuto".

Il Sindaco di Ittiri Antonio Sau: "Ittiri diventa il centro dello
scambio di culture, danze e canti. Ci dà la possibilità di conoscere
le tradizioni di tutto il mondo ma anche di esportare le nostre
tradizioni in tutto il mondo. Ittiri Folk Festa lancia il messaggio di
restare aperti e scambiarsi esperienze e culture per favorire
l'integrazione e crescere".

L'assessore alla cultura comunale Baingio Cuccu: "La parola folklore
raggruppa la storia di un popolo, anche se oggi viene intesa come
significato riduttivo".

Il segretario particolare dell'assessorato regionale al Turismo,
Giuliano Spanedda ha portato il saluto dell'assessore Barbara Argiolas
e ha detto: "Questo festival ambisce a diventare esso stesso
tradizione. Una manifestazione come questa, riconoscibile e costante,
diventa anche attrazione turistica. Lunedì a Cagliari la seconda
conferenza permanente del Turismo, approverà il Piano Strategico del
Turismo, che la Regione aspettava da anni. Nei tavoli di cofnronto fra
operatori turistici e culturali, ma anche dei cittadini, è stato
sottolineato che il turismo culturale deve diventare importante per la
nostra isola".

Il presidente del premio Zenias Leonardo Marras. "La scelta per il 16°
Premio è stata fortemente voluta perché si ricorda la fine della
Grande Guerra, il premio alla Banda Musicale è indirettamente anche il
premio alla Brigata Sassari. In questi 30 anni di attività la Banda ha
perfettamente incarnato lo spirito della Sardegna e dei sassarini,
anche con l'introduzione delle launeddas nell'organico della banda. La
musica espressa dalla banda diretta dal maresciallo Andrea Atzeni,
trasmette un piacere che va oltre quello dell'ascolto per raggiungere
il cuore".

Piero Simula presidente dell'associazione Ittiri Cannedu ha salutato
le delegazioni e ha invitato a prendere parte a tutti gli eventi. "La
nostra associazione oltre ai balli, produce tantissime mostre
culturali" e ha poi invitato alla giornata clou di domenica: alle 11
la Messa dei Popoli nella Chiesa di San Francesco; alle 18 la Grande
Parata di tutti i gruppi e alle 22 la serata dedicata al ballo sul
palco dello Sradio comunale.