Fototrappole, gps, telecamere sul carnaio e tanti binocoli dei vari
operatori del team scientifico del progetto “Life Under griffon wings”
e del Parco regionale di Porto Conte stanno tenendo in stretta
osservazione gli spostamenti dei quattordici grifoni liberati la
settimana scorsa dopo un lungo periodo di ambientamento nella voliera
allestita del carnaio di Marina di Lioneddu, all’interno della foresta
demaniale di Prigionette- Porto Conte.
I primi dati acquisiti dimostrano una buona attività di volo e
familiarizzazione del nuovo habitat soprattutto dei due grifoni
provenienti dallo zoo Artis di Amsterdam. Ma anche tutti gli altri si
stanno spostano lungo tutta la parete rocciosa della penisola di Capo
Caccia.
Qualche sconfinamento si è avuto verso il complesso collinare
di Monte Doglia.
“Attraverso le nostre telecamere-spiega il direttore del Parco di
Porto Conte Mariano Mariani-stiamo monitorando la frequentazione
all’interno del carnaio dove l’agenzia Forestas sta regolarmente
mettendo a disposizione le carcasse e ha posizionato inoltre altri due
grifoni nella voliera provenienti dal centro di Bonassai.
L’attenzione è massima visto che il primo periodo è quello più
delicato. Il team scientifico guidato da Andrea Rota responsabile del
progetto in collaborazione con il corpo forestale stanno monitorando
anche via mare le falesie per verificare la presenza degli altri sei
grifoni non collarati.
Cercheremo di dare conto settimanalmente dell’evoluzione dei movimenti
dei grifoni in modo da invogliare anche i visitatori a partecipare
alle escursioni che le nostre guide stanno organizzando per gli
avvistamenti dei grifoni. L’esperienza è unica e vale la pena essere
vissuta.”
Per chi volesse seguire gli aggiornamenti nelle pagine istituzionali
di facebook del Parco di Porto Conte e del progetto Life Under griffon
wings saranno postate regolarmente immagini, video e tracciati gps
degli spostamenti.