Il vecchio tormentone riguardante lo smaltimento delle alghe dai
litorali della Riviera del Corallo, soprattutto degli arenili
interessati dalla balneazione, non ha mai trovato una soluzione
capace di risolvere il problema. Nell'impresa si sono cimentati in
tanti ma, almeno fino a oggi, senza risultati dignitosi.
L'unica
soluzione, si fa per dire, che è stata individuata, quella di
realizzare un gigantesco deposito di paglia marina morta, e
putrescente, sul litorale di San Giovanni.
Soluzione, oltre che costosissima, che si è ridotta a un semplice
spostamento delle alghe spiaggiate da una parte all'altra dell'arenile
sacrificando un tratto di litorale creando però un'altra serie di
problemi.
Le alghe in putrescenza provocano miasmi maleodoranti,
attirano insetti,nelle giornate di vento vengono sparse nelle
adiacenze dell'area urbana di via Garibaldi. Non solo, il deposito
nella stagione estiva , proprio per gli odori che diffonde, diventa un
problema per le residenze, gli alberghi e le attività di ristorazione
della zona.
Ma ora l'amministrazione comunale algherese è entrata in possesso di
un progetto che è stato presentato dalla Verekology, azienda sarda
che opera nel settore dell'igiene urbana.
Un elaborato simile è alla
attenzione del comune di Capri alle prese con lo stesso problema dello
smaltimento delle alghe.
Con l'utilizzo di mezzi speciali le alghe spiaggiate, vengono aspirate, separate dalla sabbia e quindi pressate e trasformate in ecoballe
rivestite da un cellophane particolare.
La fase successiva prevede il trasporto su una chiatta al largo e lo
scarico su un fondale di almeno un centinaio di metri.
Il cellophane che riveste le balle di alghe è in materiale biologico
vegetale e dopo un certo periodo di giacenza in acqua si scioglie.
La paglia marina “ ritorna quindi nel suo ambiente naturale, la flora
sottomarina, anche se ormai materiale inerte.
Secondo il progetto della Verekology non si pone alcun impatto forzoso
sulle spiagge per la rimozione delle alghe, le stesse ecoballe,
durante la stagione invernale, potranno essere utilizzate a protezione
degli arenili più esposti alle mareggiate dove più si registrano i
fenomeni di erosione.
Il progetto è ora alla attenzione della amministrazione comunale.