La guida annuale di Legambiente e Touring
Club Italiano sui comprensori balneari più belli e
sostenibili ha indicato la Sardegna quale regione più premiata con il
riconoscimento delle Cinque vele, conquistate da ben sei località: cinque
conferme (Baunei, Domus de Maria, Posada, Bosa, Santa Teresa Gallura) e il
nuovo ingresso di Cabras, sulla costa oristanese, con l'Area marina
protetta della Penisola del Sinis - Isola di Maldiventre.
I comprensori sardi a Cinque
Vele: il nuovo ingresso di Cabras per il Golfo di Oristano e le conferme.
In Sardegna si
aggiudicano le Cinque Vele cinque comprensori già in classifica da anni: Baunei,
sulla costa orientale, al secondo posto nazionale dopo la Maremma toscana di
Grossetto in virtù del sistema che garantisce fruizione e tutela del
territorio; il litorale di Chia (Domus de Maria) nel sud Sardegna al
quarto posto per la difesa delle dune di retrospiaggia e i divieti di utilizzo
della plastica usa e getta; la Baronia di Posada e il Parco di
Tepilora (Nu) sulla costa nord orientale in sesta posizione, un'area
costiera e umida tutelata dalla convenzione internazionale di RAMSAR e inserita
in una riserva Biosfera dell'Unesco; ancora più a nord la Gallura
costiera e l'Area marina protetta di Capo Testa di Santa
Teresa di Gallura (ottavo posto) per il complesso di
iniziative per la tutela e la fruizione sostenibile. Alla quattordicesima
posizione troviamo il comprensorio della Planargia (Bosa)
nell'Oristanese; e infine, al sedicesimo posto, il nuovo ingresso per il Golfo
di Oristano e l'Area marina protetta della Penisola del Sinis - Isola di
Maldiventre (Cabras). I sei comprensori sardi spiccano per numero
rispetto a quelli toscani e pugliesi (tre località a cinque vele), siciliani e
pugliesi e campani (due a cinque vele), e Basilicata e Liguria (uno). Nello
scenario nazionale il Tirreno, ancora una volta, si conferma il mare più bello
e sostenibile.
Il Mare più bello 2021 propone
il racconto di 45 tra le più belle zone balneari del nostro
Paese selezionate fra i 98 comprensori turistici valutati
sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e
la qualità dell’ospitalità. In particolare sono valutati in base ai dati sulla
gestione dei servizi da parte delle amministrazioni locali e la qualità del
territorio (presenza di aree protette marine o terrestri) e integrando queste
informazioni con le valutazioni espresse dai Circoli locali dell’associazione e
dall’equipaggio della Goletta Verde. Il giudizio attribuito a ciascun
comprensorio va dalle Cinque Vele assegnate ai migliori fino a Una Vela per i
territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti. I parametri sono
divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei
servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a
differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito
europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del
progetto Life “VISIT”.“
Stabilimenti più accessibili
e sostenibili.
Nel corso della
presentazione è stato fatto un focus sul vero e proprio boom dei temi
dell’accessibilità e sostenibilità che sta interessando il comparto degli
stabilimenti balneari. Grazie alla collaborazione fra Legambiente, Turisti per
caso, la rivista Mondo Balneare e Village 4 All, società specializzata nella
consulenza e supporto alle strutture turistiche sul tema dell’accessibilità,
sono state raccolte con l’iniziativa “Cercasi spiagge accessibili” centinaia di
segnalazioni da parte di utenti e imprenditori del settore sugli stabilimenti
considerati più accessibili. Si è provveduto a selezionare le migliori
esperienze che sono state raccontate nel corso della conferenza stampa.
Lidi amici delle
tartarughe, l'obiettivo per la prossima edizione.
La Sardegna - con le sue
spiagge spesso scelte dalle tartarughe marine per deporre le uova - può
guardare, con interesse, all'ulteriore iniziativa di Legambiente presentata
oggi. Si tratta di “Lidi amici delle tartarughe" che prevede il
riconoscimento di un apposito vessillo a quegli stabilimenti
che si impegnano ad adottare, attraverso la firma di un disciplinare,
alcune regole tartafriendly (come la pulizia spiagge manuale,
riduzione inquinamento acustico e luminoso in ore notturne, distribuzione
materiali informativi, collaborazione con centri recupero tartarughe marine).
Dal prossimo anno sarà estesa ai Comuni e alle
località costiere, con modalità diverse, e l’edizione 2022 della Guida
presenterà così anche le amministrazioni amiche delle tartarughe marine.