Dopo aver invaso l'Adriatico la "noce di mare" arriva nelle acque sarde

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Assomigliano alle meduse ma non producono alcun problema al contatto umano mentre sono capaci di creare grossi problemi per il settore della pesca in quanto tale specie, Mnemiopsis leidyi il nome scientifico, è un vorace predatore di zooplancton, uova e piccole larve di pesci, soprattutto di acciuga ma anche di molluschi e mitili.

L'argomento è oggetto di un intervento in sede di Commissione Europea a Bruxelles.
"L'Italia ha la possibilità di inserire la noce di mare nell'elenco europeo delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale.
Lo si faccia in fretta e saranno attivati i meccanismi europei di ristoro per il comparto”.

A dichiararlo è l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, dopo la visita dei mesi scorsi presso lo stagno di S’Ena Arrubia ad Oristano insieme al deputato nazionale Luciano Cadeddu, ha depositato a Bruxelles una interrogazione alla Commissione Europea per sottoporre la questione dell'invasione noce di mare in Sardegna.

Nel frattempo anche il deputato Cadeddu ha interrogato il governo Conte.
“L’Europa rispondendo alla mia interrogazione - spiega Corrao - ha detto di essere a conoscenza di quanto sta accadendo in Sardegna ma ha anche sottolineato che la Mnemiopsis leidyi, il nome scientifico della 'noce di mare', non è stata proposta per l'inserimento nell'elenco dell'Unione.

Morale, spetta al governo italiano presentare alla Commissione Europea la richiesta di iscrizione della Mnemiopsis leidyi nell’elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Per questa ragione, il collega Cadeddu sta incalzando il governo italiano ad andare avanti verso questa direzione”.

“L’inserimento di tale specie in questo elenco europeo - sottolinea ancora Corrao - apre i presupposti per l'apertura di un Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca che potrebbe fornire opportunità per misure a sostegno della protezione e del ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini nell'ambito di attività di pesca sostenibili.
Sono previsti anche sostegni finanziari potenzialmente disponibili anche attraverso il programma dell'UE per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE) e i fondi della politica di coesione che potrebbero essere attivati.

Si tratta di un'opportunità importante per la vita di una filiera fondamentale per l'economia della Sardegna.
E’ mia ferma intenzione continuare insieme al collega Luciano Cadeddu e a tutti gli attori istituzionali che vogliono proseguire questa battaglia, seguire la questione con determinazione affinché si possa risolvere questa annosa problematica” - conclude l'europarlamentare eletto in Sardegna.