"L’accesso alle spiagge è finalmente consentito: libertà, si ritorna
in spiaggia e al mare!".
Comincia con un tono chiaramente ironico una
nota del Gruppo di Intervento Giuridico a firma di Stefano Deliperi
che infatti subito dopo aggiunge: "Ma libertà di che? Giovedì 4
giugno 2020
un mezzo meccanico cingolato sferraglia sulla spiaggia di
Porto Giunco, sul litorale di Villasimius.
Con metallica leggerezza movimentava la sabbia per non si sa quale
motivo in base a non si sa quale autorizzazione.
L'annuale ordinanza balneare regionale del 2020 (la determinazione
D.G. Enti locali e Finanze della Regione autonoma della Sardegna n.
663/10208 del 3 aprile 2020) pone il generale divieto di utilizzo di
mezzi non gommati anche per attività di pulizia della spiaggia, previa
autorizzazione comunale (artt. 1, comma 1°, lettera f, e 3, comma 1°,
lettera g).
Che ci faceva, quindi, una ruspa cingolata lungo la spiaggia di Porto Giunco?
"L'associazione ecologista ha inviato in proposito (6 giugno 2020) una
specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e
adozione degli opportuni provvedimenti al Comune di Villasimius, al
Corpo forestale e di vigilanza ambientale, alla Capitaneria di Porto
di Cagliari, informando il Ministero dell’ambiente.
"Le spiagge - aggiunge GriG - costituiscono parte del demanio
marittimo (artt. 822. cod. civ. e 28 cod. nav.), l’area di Porto
Giunco è tutelata con specifico vincolo paesaggistico (decreto
legislativo n. 42/2004 e successive modifiche ed integrazioni),
rientra nel sito di importanza comunitaria (SIC) “Isola dei Cavoli,
Serpentara, Punta Molentis e Campulongu” (ITB040020) ai sensi della
direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e
semi-naturali, mentre l’area a mare rientra nell’Area Marina Protetta
(A.M.P.) “Capo Carbonara” (leggi n. 979/1982 e n. 394/1991 e s.m.i.;
D.M. 7 febbraio 2012, n. 60).Sta arrivando l’estate - conclude
l'associazione ambientalista - e si vede ".
A margine dell'intervento
del Gruppo da segnalare che anche sul litorale di Alghero una ruspa si
è data da fare, sull'arenile retrostante l'ospedale Marino,
provocando segnalazioni e proteste da parte di numerose persone che
hanno assistito all'intervento.