Per la Giornata Mondiale degli Oceani si mobilita la più
grande task force subacquea d’Italia. Centinaia di sommozzatori in
azione per liberare i fondali dai rifiuti,
una giornata organizzata dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dalla
Capitaneria di Porto.
Roma, 5 giugno 2020: Lunedì 8 giugno scatta l’operazione Spazzamare,
la più importante giornata di pulizia dei
fondali mai realizzata in Italia, organizzata congiuntamente dal
progetto europeo Clean Sea LIFE e dal Corpo delle
Capitanerie di Porto.
In occasione della Giornata Mondiale degli
Oceani, i sommozzatori di una quarantina di centri
immersione e i cinque Nuclei Subacquei della Capitaneria di Porto,
armati di sacchi e palloni di sollevamento, si
immergeranno in darsene e porticcioli di tutte le regioni costiere
d’Italia, in aree naturalistiche e persino in un sito
archeologico sommerso per liberare i fondali dai rifiuti.
Gli oggetti
recuperati saranno catalogati, pesati e poi smaltiti
grazie alla collaborazione degli enti locali. Le attività saranno
rilanciate sui social con hashtag #Spazzamare.
Le immagini dei delfini, squali e persino balene nei porticcioli, in
questi mesi di immobilità, hanno stupito gli italiani,
rivelando una biodiversità spesso inaspettata per il Mediterraneo.
L’acqua limpida, però, ha rivelato anche la
quantità di bottiglie, sacchetti di plastica e copertoni che giacciono
sui fondali, oltre a guanti e mascherine, ormai
segnalati ovunque in mare.
“Ringraziamo di cuore i diving center e le centinaia di subacquei che
oggi dedicheranno le prime, agognate
immersioni dopo il lockdown non al divertimento ma alla tutela del
mare, e gli Enti locali che assicureranno lo
smaltimento dei rifiuti.
Ma la battaglia contro il mare di plastica si
deve combattere a terra, riducendo il più possibile
la produzione di rifiuti.
Prima che arrivino a mare.” ricorda Eleonora
de Sabata, portavoce del progetto di
sensibilizzazione sui rifiuti marini capitanato dal Parco Nazionale
dell’Asinara che, con il supporto del programma
LIFE della Commissione Europea, in quattro anni ha coinvolto oltre
20.000 persone e rimosso 75 tonnellate di rifiuti
dalle coste e fondali italiani.
La Guardia Costiera italiana, condividendo gli obiettivi del progetto
europeo Clean Sea Life, parteciperà all’evento
operando con il personale specialistico dei propri 5 Nuclei subacquei
che, accanto ai volontari, concorreranno a
una giornata straordinaria di tutela dei nostri mari.
Ma non solo. I
Comandi territoriali e i sommozzatori della
Guardia Costiera garantiranno la necessaria cornice di sicurezza in
mare, coordinando l’attività di tutti i diving
presenti al fine di agevolare il regolare e sicuro svolgimento delle
operazioni di bonifica, nel rispetto delle norme
vigenti in tema di emergenza Covid-19.
Quella dei Subacquei della Guardia Costiera è un’attività che da ben
25 anni: il 1° Nucleo venne istituito il 1°
gennaio 1995 a San Benedetto del Tronto – viene svolta senza sosta per
tutelare i nostri mari, non solo attraverso
concrete opere di bonifica: si pensi all’incessante opera di rimozione
delle “reti fantasma”, abbandonate sui fondali,
dannose per l’ambiente marino e veri e propri strumenti di morte per
le specie marine che vi rimangono
intrappolate: ma anche attraverso un monitoraggio costante volto a
contrastare le attività illegali di pesca, come
pure a individuare gli eventuali scarichi abusivi o a tutelare il
patrimonio archeologico sommerso.
Con il loro impegno, a 25 anni dalla loro istituzione, gli operatori
subacquei della Guardia Costiera rimangono
ancora oggi i protagonisti indiscussi di quella “cultura del mare”
della quale la Guardia Costiera da sempre si è fatta
portavoce.
Le attività di pulizia dei fondali si svolgeranno in Sardegna
aSant’Antioco: IV Nucleo Sub Guardia Costiera; Isola dell’Asinara:
Diving Cala d’Oliva, Sea
Project Castel Sardo, Stintino Diving Club, Rocca Ruja Diving Center,
i 7 mari; Golfo Aranci: Alphadiving;
Porto San Paolo: Mare Azzurro e Tavolara Diving Center; Santa Teresa
di Gallura: Blu Diving; Porto
Rotondo: Centro Sub Portorotondo).
Clean Sea Life è un progetto europeo di sensibilizzazione sui rifiuti
marini che coinvolge gli amanti del mare:
subacquei, diportisti, pescatori, studenti e cittadini: in una
campagna straordinaria di pulizia di coste e fondali in
tutta Italia.
Il progetto, iniziato a fine settembre 2016, ha
l’obiettivo di contrastare l’accumulo dei rifiuti marini lungo
le coste italiane attraverso azioni di sensibilizzazione, la
diffusione di buone pratiche di gestione fra operatori e
autorità locali, regionali e nazionali, e la promozione dell’impegno
attivo nelle scuole.
Cofinanziato dalla
Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE, terminerà nel 2020.