Allo Stagno di Mistras, importantissima zona umida fra Oristano e
Cabras, numerosi ornitologi intenti all’osservazione dell’avifauna
selvatica, in particolare del raro Falco pescatore (Pandion
haliaetus), all’imbrunire del 25 e del 26 novembre 2019 si sono
trovati davanti a uno spettacolo non certo memorabile: da postazioni
fisse e da barchini partiva una nutrita serie di fucilate per far
fuori i Cormorani (Phalacrocorax carbo).
Non sarebbe stato presente personale del Corpo forestale e di
vigilanza ambientale, come necessario nell’eventuale caso si trattasse
di un piano di abbattimento controllato.
Il risultato – oltre all’abbattimento di numerosi esemplari di
Cormorano – sarebbero stati il palese disturbo e il precipitoso
allontanamento di tutte l’avifauna selvatica presente, dai Fenicotteri
al Falco pescatore, dai Limicoli agli Anatidi.
E questo in una zona umida d’importanza internazionale, in un sito di
importanza comunitaria (S.I.C.), in una zona di protezione speciale
(Z.P.S.) proprio per la rilevantissima presenza di avifauna selvatica
protetta.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha,
quindi, inviato (28 novembre 2019) una specifica istanza di accesso
civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni
provvedimenti al Ministero dell’Ambiente, al Servizio tutela della
natura della Regione autonoma della Sardegna, all’I.S.P.R.A. e al
Corpo forestale e di vigilanza ambientale per verificare se tali
battute di caccia – con quelle modalità – siano o meno autorizzate.