"Aree marine protette: vincoli e benefici", è il titolo dell'incontro
pubblico organizzato in programma per il 24 aprile, dalle ore 18,
nella sala conferenze del Mut in via Lepanto. L'appuntamento è
organizzato dal Comune di Stintino in collaborazione con l'Area marina
protetta dell'isola dell'Asinara.
L'incontro sarà l'occasione per affrontare il tema già lanciato dal
sindaco della località turistica, Antonio Diana, di un'area marina
protetta allargata nel mare di Stintino.
L'idea dell'amministrazione comunale sarebbe appunto quella di un'area
marina protetta di tipo C, con una riserva parziale che, così come
prevede il ministero dell'Ambiente, rappresenti una fascia tampone tra
le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni all'area
marina protetta.
Una zona dove potrebbe essere consentita la pesca
sportiva contingentata ma non quella subacquea, se non quella di tipo
professionale, quindi con limitazioni agli attrezzi utilizzabili e
alla velocità di transito. Potrebbero, inoltre, essere previste
limitazioni alla qualità di imbarcazioni, in termini di
caratteristiche tecniche contro l'inquinamento, che possono transitare
nell'area marina protetta.
Al Museo della tonnara saranno quindi affrontati i temi relativi allo
stato delle risorse nell’Amp “Isola dell’Asinara” e nell’area vasta,
la distribuzione dello sforzo di pesca e, appunto, la proposta di
ampliamento dell'Area marina protetta.
A parlarne con il pubblico e gli operatori, e a Stintino sono già
tanti quelli che chiedono un allargamento dell'area marina protetta,
saranno il sindaco Antonio Diana, il direttore dell'Area marina
protetta “Isola dell’Asinara” Vittorio Gazale e il direttore del parco
nazionale dell'Asinara Pier Paolo Congiatu.
E tra i punti da discutere, i tre relatori non mancheranno di
analizzare le modalità di gestione di una nuova possibile area
sottoposta a protezione. Questa dovrà essere studiata in maniera
approfondita, anche da un punto di vista socio-economico, soprattutto
in considerazione del fatto che il suo ampliamento si realizzerebbe in
un'area con una rilevante presenza antropica.
La visione di lungo periodo, infine, è quella di un'area marina
protetta in grado di offrire un'opportunità di sviluppo e di tutela
per il patrimonio ambientale del territorio.