Le spiagge delle Saline e della Pelosa sono libere dalla plastica, da
quella abbandonata da quanti, distratti oppure no, l'hanno lasciata
tra le dune, tra i cespugli o nascosta tra la sabbia. Questa mattina a
“ripulire” gli arenili di Stintino ci hanno pensato i ragazzi delle
scuole elementari e medie di via Lepanto e i tanti volontari e turisti
che hanno risposto all'appello dell'amministrazione comunale.
L'occasione l'ha offerta la giornata di “Pulizia dei litorali”, il
primo dei due appuntamenti con “Stintino Plastic free”, la campagna
che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell'Asinara
impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto
dell'ambiente e del mare.
Alla casetta del progetto Life-Sterna, ai parcheggi delle Saline, gli
assessori comunali Antonella Mariani, Pubblica istruzione, Francesca
Demontis, Turismo, il vicesindaco Angelo Schiaffino con Martino
Cugusi, consigliere con la delega all'Ambiente, e Marilena Gadau
presidente del consiglio, hanno dato il benvenuto ai quasi cento
studenti delle scuole stintinesi.
Con loro le maestre e le
professoresse che hanno contribuito all'iniziativa.
«Un appuntamento che abbiamo organizzato con due mesi di attenta
preparazione – ha detto Marilena Gadau – e che ha visto coinvolto
anche l'ufficio tecnico. Adesso puntiamo a interessare l'intero
consiglio comunale con la presentazione di una proposta che preveda,
entro il 2020, il divieto dell'utilizzo della plastica nei litorali
del nostro comune».
E durante le passeggiate dalle Saline sino a Pazzona e poi alla
Pelosa, sono stati tanti i rifiuti raccolti e, in particolare,
plastica in grande quantità: bottiglie, contenitori per alimenti,
sacchetti per la spesa, tappi di bottiglie, bicchieri. Ma non sono
mancati vecchi ombrelloni e sedie abbandonate tra i cespugli o tra le
dune della Pelosa, funi da ormeggio, addirittura abiti e una bombola
per il gas domestico lasciata tra le siepi, nel perimetro esterno
della zona umida delle Saline. E poi ancora, tubi in plastica,
contenitori e cassette in polistirolo. Notevole anche il contributo
dei volontari e anche dei tanti turisti stranieri in vacanza a
Stintino in questi giorni che hanno voluto offrire il loro aiuto.
«Un risultato che ci soddisfa – ha detto Martino Cugusi – perché vuol
dire che l'attività che abbiamo iniziato negli anni passati,
focalizzando l'attenzione sul rispetto dell'ambiente, sta davvero
dando i suoi frutti».
L'iniziativa di oggi va a coronamento del lavoro svolto con le scuole
del paese sui temi della sostenibilità. «Un progetto – ha aggiunto
Danilo Pisu, coordinatore del progetto Life-Sterna – che andrà avanti
ancora per altri quattro anni e che mira a formare una nuova
generazione attenta alla natura e all'ambiente». Grazie all'attività
portata avanti a scuola, gli alunni utilizzeranno anche parte della
plastica per realizzare un progetto di riutilizzo di questi rifiuti.
«Quello con le scuole è tra i risultati più importanti – ha detto
Antonella Mariani – perché è dai piccoli che parte l'attività di
sensibilizzazione alla necessità di contrastare l’inquinamento da
plastica».
Ai ragazzi sono stati donati cappellino e magliette con lo slogan
della giornata e, una volta ritornati dalle vacanza pasquali,
l'amministrazione comunale donerà loro delle borracce per l'acqua,
così da evitare a scuola l'utilizzo delle bottiglie di plastica usa e
getta.
La giornata è stata organizzata dal Comune in collaborazione con le
scuole di Stintino, il coordinatore del Progetto europeo Life Sterna
del Comune di Stintino, Danilo Pisu, la compagnia barracellare di
Stintino, il Museo della Tonnara, il Parco nazionale dell'Asinara, il
Clean Sea Life, il Centro di recupero tartarughe marine (Crama), la
Lega navale italiana sezione Golfo dell'Asinara e l'Associazione
calcio Stintino.
L'attività di sensibilizzazione del Comune proseguirà con un secondo
appuntamento in programma a maggio, un convegno scientifico sugli
effetti dell'inquinamento da plastica.