Le Associazioni Italia Nostra, Comitato Riconversione RWM, USB, ARCI
Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Legambiente Sardegna e il
Centro di Sperimentazione Autosviluppo, hanno presentato lo scorso 15
marzo, attraverso lo studio degli avvocati Pubusa, ulteriori motivi di
illegittimità alla causa intentata lo scorso gennaio davanti al TAR
Sardegna contro il comune di Iglesias e contro la RWM.
Le Associazioni ricorrenti hanno potuto individuare ulteriori motivi
di illegittimità presenti nel lungo e artatamente frazionato iter
autorizzativo sull’ampliamento dello stabilimento RWM di
DomusnovasIglesias grazie all’analisi della documentazione presentata
al TAR da RWM, Comune e Regione.
Informazioni di carattere ambientale
finora precluse in totale spregio della normativa regionale, nazionale
ed europea sulla trasparenza delle informazioni di carattere
ambientale.
Tra le nuove autorizzazioni ritenute illegittime si è deciso di
impugnare: La delibera della Giunta Regionale del 15 gennaio scorso
che ha ritenuto di non dover assoggettare a Valutazione di Impatto
Ambientale il Nuovo Campo Prove 140. Queste le motivazioni principali:
a)assenza di verifiche e controlli sull’inquinamento attuale prodotto
dallo stabilimento e nessuna ipotesi sull’inquinamento futuro; b)
totale trascuratezza da parte della regione nella valutazione degli
impatti ambientali (in particolare quelli derivanti alle specie
protette del SIC Monte Linas – Marganai dall’inquinamento acustico)
sulle aree particolarmente sensibili; c) mancata applicazione della
Guida Metodologica della Comunità Europea per la valutazione di piani
e progetti aventi incidenza sui siti Natura 2000; d) assenza di
motivazione valida sull’esclusione dalla VIA di una fabbrica di
esplosivi, come invece previsto dalla vigente normativa in materia.
L’autorizzazione Unica Ambientale, rilasciata a ottobre del 2017 dalla
Provincia del Sud Sardegna (in sostituzione dell’AIA) che consente a
una delle più grosse fabbriche di bombe d’Europa di avere la stessa
autorizzazione ambientale prevista per una carrozzeria. Di fatto una
autorizzazione prevista per le medie e piccole imprese, non certo per
la RWM e per le grosse fabbriche che producono esplosivi.
Il Nulla Osta Paesaggistico per i reparti R200 e R210 rilasciato dal
Servizio Tutela del Paesaggio della Regione Sardegna per carenza di
motivazione in quanto non viene indicato alcun elemento a supporto
della compatibilità paesaggistica dell'intervento oggetto di richiesta
da parte della soc. RWM Italia, nonostante i nuovi interventi
(devastanti anche sotto l’aspetto paesaggistico) insistano su un
territorio tutelato da numerose norme paesaggistiche.
I certificati di
conformità urbanistica ed edilizia rilasciati dal comune di Iglesias
in quanto non poteva essere certificata la realizzazione di un
impianto industriale in un’”area bianca”, se non previa deliberazione
del Consiglio Comunale. Considerato inoltre che ben prima del rilascio
dell’autorizzazione di novembre esisteva nella stessa area una
significativa attività di movimento terra (sbancamenti, scavi,
realizzazione della rete stradale interna, terrapieni, etc.), la
procedura autorizzativa sarebbe dovuta muovere da un procedimento di
sanatoria o accertamento di conformità delle opere già avviate, previa
verifica dei presupposti di legge ex art. 36, D.P.R. 380/2001, e
comunque a seguito della verifica di conformità rispetto alla
disciplina urbanistica e paesaggistica vigente.
Sarà adesso il TAR Sardegna, nella causa che verrà discussa nel merito
il prossimo 19 giugno, a decidere la legittimità o meno
dell’ampliamento della fabbrica di bombe e quale dovrà essere
l’autorizzazione ambientale a cui va assoggettata una fabbrica che
produce esplosivi ed è fonte di inquinamento