Alghero: Il WWF critico sulla gestione degli arenili - Sacchi interrati a San Giovanni - "Il sistema di rimozione non è stato condiviso con tutti i portatori di interesse"

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  Carmelo Spada, delegato del WWF Sardegna, ha diffuso una lettera aperta indirizzata al sindaco Mario Bruno e al responsabile del settore ambiente, il segretario generale Luca Canessa. L'esponente della associazione ambientalista interviene sulle rpocedure in corso nella spiaggia di San Giovanni e muove evidenti critiche alla amministrazione comunale sulla gestione complessiva dell'arenile. " In questi giorni si osserva - afferma il WWF - da San Giovanni a Fertilia - il posizionando di una barriera di canne sull’arenile nella speranza di contenere l’erosione della sabbia asportata dal forte vento. Sin da ora si può constatare che il sistema adottato, oltre ad essere eseguito con forte ritardo rispetto a quanto sarebbe stato auspicabile, non risulta essere sufficientemente efficace al raggiungimento dell’obiettivo in assenza delle piante pioniere.

  Infatti dei quantitativi di sabbia, come documentato dall’allegata documentazione fotografica, è finita oltre il muretto della spiaggia stessa e addirittura nella sede stradale delle vie Malta e Lido. Il Wwf sin dall’estate scorsa ha inoltrato una proposta operativa per salvaguardare le piante pioniere ma non ha avuto nessun riscontro. Con la presente si ribadisce la necessità di mantenere le piante pioniere da San Giovanni a Fertilia nella fascia indicata con la sigla SEN nella relazione ambientale del Piano di Utilizzo dei Litorali. Essa individua proprio in quella fascia di retrospiaggia dune embrionali e primarie collocate perlopiù a ridosso del muretto di delimitazione della spiaggia. La Natura, lasciata indisturbata da azioni antropiche non appropriate, farebbe rigermogliare le diverse piante pioniere, come la Salsola kaki e la Kakile marittima che hanno la funzione di fissare la sabbia e favorire la formazione delle dune.

  È altresì auspicabile la sostituzione degli attuali incannicciati, ricorrendo al sistema a losanga adottato nella spiaggia del Poetto di Cagliari e in altre della Sardegna (vedasi rendering allegato). Al tempo stesso risulterebbe utile prevedere l’eliminazione delle piante allogene, quali il fico degli Ottentotti (Carpobrotus edulis) che sta sommergendo, in alcuni tratti, gli autoctoni gigli di mare (Pancratium maritimum L.) superstiti, per i quali, invece, dovrà essere studiata una specifica misura di tutela e valorizzazione. In merito al sistema di rimozione della posidonia spiaggiata e pulizia delle spiagge cittadine previsto per la prossima stagione, si osserva che esso non è stato condiviso con tutti i portatori d’interesse e le scelte adottate, presumibilmente, non prevedono la tutela delle piante pioniere che contribuiscono in maniere determinante al contenimento dell’asportazione eolica della sabbia dalla spiaggia cittadina.

  Il Wwf resta a disposizione per un confronto al fine di formulare azioni e strategia per la tutela di un bene comune da consegnare alle generazioni future. Infine, si coglie l’occasione, per portare a conoscenza della scoperta di due sacchi sotterrati nella spiaggia di San Giovanni, ciascuno della capienza (probabile) di un metro cubo contenente, presumibilmente, sabbia. Si chiede - conclude il WWF - che vengano effettuati gli opportuni accertamenti al fine di verificare il contenuto e individuare chi e perché abbia operato sulla spiaggia. C