"Occorre modificare con urgenza la famigerata e obsoleta legge 157 del
1992 per gestire la fauna selvatica e contenere le specie che
danneggiano il territorio e sono pericolose per la sicurezza delle
persone. Nessuno vuole fare stragi di cinghiali e altri animali
selvatici, ma è indispensabile rivedere senza paraocchi ideologici le
norme sulla pratica venatoria alla luce del mutato contesto". Cosi
Eugenio Zoffili, deputato comasco della Lega e Presidente del Comitato
Bicamerale Schengen, Immigrazione ed Europol.
"Ancora una volta, durante la riunione organizzata il 14 marzo scorso
presso il Comune di Faloppio, a cui sono intervenuti molti
amministratori locali delle province di Como e Varese insieme ad
esponenti del Comitato locale per la salvaguardia del patrimonio
agricolo, ho potuto toccare con mano - sottolinea Zoffili - come la
pericolosità e l'invadenza della fauna selvatica sia nettamente
aumentata nel corso degli ultimi anni.
Tanto che si può parlare di uno
scenario radicalmente nuovo rispetto anche al recente passato: danni
alle proprietà agricole, perdite per gli allevatori che solo dal punto
di vista degli investimenti hanno dovuto rafforzare le recinzioni con
l'impiego di risorse preziose nei bilanci delle loro piccole e medie
imprese, senza dimenticare i pericoli per la sicurezza stradale e per
gli escursionisti. È nella natura stessa della regolamentazione degli
abbattimenti la necessità di riformulare quote, periodi e metodi,
proprio per ribilanciare il rapporto tra il selvatico e la natura
antropizzata. L'impegno mio e della Lega certo non è mancato e non
mancherà. Sono certo che troveremo presto un'intesa parlamentare che
auspico più ampia possibile perché la tutela del nostro patrimonio
agricolo e naturale non deve diventare una questione di destra o
sinistra, maggioranza e minoranza, ma una volta per tutte un
patrimonio comune ad ogni forza politica".