A Lodè gli studenti a scuola di ambiente e sostenibilità

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  E' iniziato S'Intesa, il progetto del Comune di Lodè – CEAS Montalbo nato dal bando sui progetti di educazione all’ambiente e alla sostenibilità per i CEAS non accreditati, indetto dall' Assessorato della Difesa dell’Ambiente – Servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi, in coerenza con gli impegni programmatici internazionali, comunitari e nazionali e per il raggiungimento degli obiettivi individuati nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 64/14 del 2/12/2016. In questa prima giornata i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Lodè hanno incontrato l'eclettico artigiano lodeino Carlo Sanna, che ha illustrato loro la nascita di una passione nata in età adulta e i segreti della lavorazione del sughero, del legno, dell'intreccio e della pelle.

   L'incontro nasce dall'esigenza di far conoscere ai ragazzi artisti ed artigiani che si rendono protagonisti, tramite la loro arte, dell'animazione culturale di un intero paese. Non sono mancati i momenti di lavoro manuale, con i ragazzi intenti nella costruzione di manufatti, per sperimentare in presa diretta la creazione di oggetti artigianali. Quello di oggi è solo il primo di una serie di incontri ed è solo una parte di un progetto molto più ampio, che ha lo scopo di far conoscere, innanzitutto agli studenti delle scuole coinvolte, il MaB UNESCO, di far capire l’importanza della tutela dell’ambiente e della biosfera come elemento essenziale per la vita dell’uomo. L’analisi del territorio, la conoscenza dei toponimi, la comprensione degli aspetti naturali dei luoghi, la cognizione del passaggio storico dell’uomo porta nei ragazzi una consapevolezza dei valori della propria terra e l’aspirazione a contribuire a migliorarla.

  Non mancheranno le collaborazioni con altri enti territoriali, quali il,CNR, L'Università di Sassari, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, l'Agenzia Forestas ed altri CEAS quali quello di Lula e di Siniscola. In un percorso didattico-laboratoriale, i ragazzi avranno così modo di capire la realtà circostante, partendo dalla conoscenza di se stessi e del proprio corpo, mediante esperienze sensoriali, il linguaggio corporeo-manipolativo, verbale e artistico e, sempre mediante l’uso dei sensi, esploreranno la realtà che li circonda ed andranno alla scoperta del contatto con l’ambiente e con la natura allo scopo di rendere l’apprendimento concreto e costruttivo.

  L’utilizzo della lingua sarda, riconosciuta come bene immateriale della Sardegna dall’Unesco, è un quid ulteriore che da la possibilità ai ragazzi di conoscere altresì il proprio territorio (i toponimi e il loro significato, i nomi in sardo delle piante, i nomi degli oggetti tradizionali, scoprendo il senso dei proverbi legati all’ambiente e al territorio) e che li spinge perciò ad apprezzare e amare maggiormente la propria terra. Non mancheranno i momenti in cui essi stessi diventeranno attori protagonisti della valorizzazione territoriale e primi promotori del proprio paese. Un progetto, insomma, complesso ed ambizioso, che piano piano svelerà tutte le altre attività collaterali atte anche allo studio dei cambiamenti climatici ed alla ricerca.