A Desulo gli usi civici raddoppiano - Storica decisione del consiglio - Esulta Gruppo di intervento giuridico

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  Con la deliberazione n. 33 del 29 novembre 2018, all’unanimità, segno della forte condivisione della proposta, il Consiglio comunale di Desulo, su iniziativa della Giunta del sindaco Gian Luigi Littarru, ha deciso di chiedere all’Agenzia regionale Argea Sardegna (soggetto delegato dalla Regione autonoma della Sardegna per la materia) il trasferimento dei diritti di uso civico (art. 18ter della legge regionale n. 12/1994 e s.m.i.) da poco più di 11 ettari di vari terreni non contigui a più di 1.577 ettari di boschi e pascoli del Gennargentu, nelle località di Girgini, Bruncu Spina,Bruncu Furau, Riu Su Fruscu, comprendendo anche un bosco di Lecci esteso 530 ettari e un bosco di Roverella di 180 ettari (“L'area è localizzata nel massiccio del Gennargentu, dove occupa i versanti occidentali del Bruncu Spina a valle di Punta Paolinu e di Genna Florisa, nonché i versanti nord-occidentali di Bruncu Furau e tutta la vallata di Girgini delimitata dal Rio Su Fruscu”). Il demanio civico di Desulo, nell’ambito del piano di valorizzazione e recupero delle Terre civiche, passa così da poco più di 1.245 ettari (decreto Commissario Usi Civici Sardegna n. 288 del 1942 e determinazione Argea n. 4284 del 2013) a più di 2.812 ettari.

   La motivazione è chiara e lodevole: “con il presente trasferimento s'intende … incrementare il proprio patrimonio civico e tutelare sotto il profilo ambientale una vasta area boschiva. In particolare l'apposizione del diritto d'uso civico garantirà, alle generazioni future, l'inalienabilità, l'inusucapibilità e l'imprescrittibilità dei terreni sui quali si trasferirà il diritto”. Il demanio civico diventa, così, una vera e propria cassaforte ambientale della collettività locale di Desulo. E’ un importantissimo esempio di che cosa possano fare le amministrazioni comunali per difendere ambiente e patrimonio delle collettività locali. E’ un altro rilevante fatto positivo per la salvaguardia dei demani civici e dei diritti di uso civico in Sardegna avvenuto nel corso del 2018. Un nuovo passo in avanti per la corretta gestione del grande patrimonio ambientale di terre collettive presente in Sardegna (legge n. 1766/1927 e s.m.i., legge n. 168/2017, regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.): al termine delle operazioni di accertamento dei demani civici molto probabilmente più di un sesto della In Sardegna risulterà a uso civico, complessivamente 4-500 mila ettari. 

   Nel corso del 2018, dopo il vero e proprio risultato storico per la difesa delle terre collettive in Sardegna determinato dal primo recupero al demanio civico (addirittura in via bonaria) dei quasi 48 ettari di terreni occupati illegittimamente da Privati avvenuto recentemente a Carloforte, finalmente c’è stata una nuova serie di ben 73 provvedimenti di accertamento di demani civici effettuatidall’Agenzia Argea Sardegna. Decenni di ignavia, di disinteresse, di cattiva gestione delle terre collettive in Sardegna stanno venendo consegnati, piano piano, al grande libro del passato anche grazie alla campagna per la tutela delle terre collettive della Sardegna che il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus sta conducendo da anni, da ultimo con la recente istanza (30 maggio 2018) per il recupero ai rispettivi demani civici (art. 22 della legge regionale n. 12/1994 e s.m.i.) di migliaia di ettari di terreni a uso civico occupati illegittimamente da Privati e da Società immobiliari e l’emanazione dei provvedimenti di accertamento di ben 120 demani civici rientranti in altrettanti Comuni, nonché la razionalizzazione delle terre collettive. Le terre collettive, un grande patrimonio ambientale con una funzione sociale ed economica di primaria importanza. E l’Amministrazione comunale di Desulo ha ora scritto un splendida pagina per il presente e il futuro.