Alghero: ritorna il punteruolo rosso - Attacco alle palme nane

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  A lanciare l’allarme la COPAGRI NORD SARDEGNA ( Confederazione Produttori Agricoli) sezione territoriale Sassari Olbia Tempio, che denuncia i primi casi di attacco da parte dell’insetto del Punteruolo Rosso ad Alghero su esemplari di Palmetta nana Sarda ( Chamerops Humilis). Sino ad oggi il dramma del punteruolo rosso ha attaccato solamente le Palme Ornamentali, in particolare la Palma cosidetta delle Canarie (Phonex Canariensis). Il pericoloso e voracce insetto, partendo negli anni scorsi da alcuni Vivai dell’Ogliastra e del Cagliaritano e da esemplari importati, oggi si è diffuso su quasi tutto il territorio regionale, portando al dissecamento di migliaia di esemplari di Palme Ornamentali, esistente sia negli spazi verdi privati sia in quelli pubblici, con danni stimabili , riferito al solo patrimonio verde ornamentale pubblico, che la COPAGRI NORD SARDEGNA valuta in oltre 20 milioni di euro.

   COPAGRI TERRITORIALE DI SASSARI OLBIA TEMPIO, si sofferma sul fatto, che molto probabilmente qualcosa non ha funzionato nella profilassi di lotta al punteruolo rosso, ci sono certamente colpe da imputare ai comuni ma in particolare alla Regione Sardegna, che nonostante abbia decretato norme severe, non è stata in grado di applicare e far applicare le stesse, con il conseguente disastro che oggi in Sardegna è sotto gli occhi di tutti. Praticamente un fallimento, quasi completto nei piani di profilassi e lotta al pericoloso insetto. Si pensi quello che è e sta accadendo nella sola città di Alghero, con centinaia di esemplari di Palme delle Canarie colpite e disseccate. Sino ad oggi, tutti gli esperti del settore, si sono espressi dichiarando che l’insetto del Punteruolo Rosso non avrebbe attaccato la Palmetta nana, (Chamerops Humilis) pianta autoctona sarda, che rappresenta una importanta essenza botanica nel patrimonio della flora spontanea Sarda, ove è presente in milioni di esemplari.

  Oggi Giugno 2018, proprio ad Alghero si stanno manifestando i primi attacchi del Punteruolo Rosso su esemplari di Palmetta nana Sarda, è il caso di alcuni esemplari di Chamerops Humilis , dell’età di oltre 40 anni, posti all’ingresso del Parco pubblico “Borgogna”, lato ingresso Via Govanni XXIII, all’interno della città Catalana. Inoltre, pare siano presenti, diverse segnalazioni di attacchi a piante di Palmetta Nana Sarda, sul territorio Algherese. A dire il vero un caso fu segnalato gia nel 2013 all’interno del Parco di Porto Conte, dove a seguito della costituzione di tavolo tecnico del 19/01/2013 presso l’Ente Parco di Porto Conte la Regione Sardegna e l’ente Capo Fila avevano disposto un piano operativo e furono affidati presidi sanitari, mezzi e trappole per il controllo e la cattura massale del pericoloso insetto, ma pare che ben poco sia stato fatto, ed il fatto fu relegato a una eccezionalità isolata. Oggi, con questi nuovi attacchi da parte dell’insetto del Punteruolo Rosso alle palmette nane Sarde, vi è il serio rischio di un danno ambientale inimmaginabile per la flora ma anche per la fauna spontanea e selvatica Sarda. Non vogliamo minimamente immaginare l’ipotesi del disseccamento di milioni di esemplari di Palmetta Sarda” affermano Paolo Ninniri e Tore Piana della Copagri Nord Sardegna.

  “Pensiamo che essendo agli inizi, ci sia tutto il tempo per combattere l’insetto e predisporre un piano ben dettagliato regionale di lotta e soprattutto di prevenzione, affinchè non accada quello che tuti noi temiamo, non vogliamo assistere a quello che è avvenuto da parte della Regione e delle amministrazioni pubbliche, comuni in primis, per la lotta e la prevenzione dell’insetto sulle palme ornamentali delle Phoneix Canariensis, dove è stato un quasi disastro totale, eccetto alcuni casi di amministrazioni comunali efficienti. Oggi ci troviamo, a dei casi che vanno studiati per bene , ci riferiamo ai casi di disseccamento da punteruolo rosso su palmetta nana autoctona Sarda (Chamerops Humilis) ove non si può più sbagliare, perché il danno sarebbe di dimensioni inimmaginabili per la Sardegna, e questo non possiamo permetercelo. La Regione si attivi immediatamente e se lo ritiene attivi tutti gli strumenti a disposizione, anche dichiarando lo stato di emergenza sanitaria vegetale, concludono Paolo Ninniri e Tore Piana, rispettivamente presidente e vice presidente della Copagri del Nord Sardegna.