La Regione stanzia i fondi per lo sviluppo delle fasi progettuali di
messa in sicurezza e mitigazione del rischio idraulico del sistema Rio
Mannu-Cixerri, per interventi in tutta l’area che dalla foce della
laguna di Santa Gilla interessa i territori dei comuni di Elmas,
Assemini, Decimomannu, Uta, Villaspeciosa, Decimoputzu e Villasor.
Il
finanziamento di 771mila euro per i progetti che porteranno alla
realizzazione di opere del valore complessivo di 21 milioni di euro, è
compreso nell’imponente azione della Regione volta a prevenire e
sanare situazioni di rischio che gravano su aree ad elevata
pericolosità, centri abitati o infrastrutture regionali e che fino a
oggi ha portato a oltre 160 interventi finanziati.
“La messa in sicurezza del territorio è una delle priorità a cui fin
dall’inizio abbiamo prestato maggior attenzione – spiega il Presidente
della Regione Christian Solinas – Siamo impegnati nel presidio e nella
tutela degli insediamenti urbani, delle fasce costiere e dei corsi
d’acqua e negli interventi di difesa del suolo e mitigazione del
rischio idrogeologico nelle aree produttive e nelle zone in genere a
più alto rischio idraulico o geomorfologico”.
Tra i soggetti
beneficiari dei finanziamenti fin qui erogati figurano gli Enti locali
e le Amministrazioni Pubbliche, l’Autorità di Bacino, la Città
Metropolitana di Cagliari (come nel caso del Rio Mannu-Cixerri) e i
Consorzi di bonifica. “Sull’area del Rio Mannu-Cixerri, abbiamo dato
indicazione alla Città Metropolitana di Cagliari di sviluppare un
progetto preliminare complessivo e due lotti esecutivi.
Un lotto da
realizzare con 4 milioni di fondi già stanziati e uno da finanziare
all’esito della fase progettuale che ora stiamo sovvenzionando con
oltre 700mila euro”, spiega l’Assessore dei Lavori Pubblici Roberto
Frongia.
L’Esponente della Giunta Solinas evidenzia il lavoro fin qui svolto
anche dal punto di vista della semplificazione normativa: “Abbiamo
impresso una forte accelerata e lo abbiamo fatto grazie anche a un
intenso lavoro di semplificazione che in meno di un anno
dall’insediamento della nuova Giunta ci ha consentito di fare quel
salto di qualità di cui oggi possiamo raccogliere i frutti.
Esempio ne
sono - conclude l’Assessore - la riduzione dei tempi delle conferenze
programmatiche per approvazione delle varianti al PAi da 60 a 30
giorni, l’esclusione dagli obblighi di redazione degli studi per
alcune categorie di opere e l’estensione degli interventi ammissibili
nelle aree pericolose (in ambito urbano) in presenza di misure attive
di protezione”.