La Fase 2 con la ripartenza di gran parte delle attività economiche,
secondo Carlo Ferrari alla guida delle PMI di Unionalimentari della
Confapi Sardegna, è un’importante occasione per il rilancio del
settore agro-alimentare che, insieme a turismo e trasporti,
rappresenta un asset strategico dell'economia regionale.
“Ci proponiamo come interlocutori dei decisori politico-istituzionali
poiché a pieno titolo la nostra unione di categoria rappresenta un
laboratorio di idee e proposte per sostenere la ricerca e
l’innovazione nelle imprese del comparto alimentare” dichiara Carlo
Ferrari, nel sottolineare il ruolo collaborativo e propositivo in una
chiave che punti al connubio tra sostenibilità ambientale e
redditività del settore.
“Si deve ripartire dal mercato sardo incoraggiando le preferenze dei
consumatori verso i prodotti locali, in grado di garantire qualità
elevata e convenienza, insieme al rispetto degli standard di
sostenibilità, ma è fondamentale il ruolo di sostegno della Regione
nelle strategie di sensibilizzazione verso una nuova consapevolezza
nelle scelte di acquisto con specifiche campagne promozionali”
chiarisce Ferrari.
Secondo il quale non bisogna trascurare al contempo
le opportunità offerte da interessanti segmenti dei mercati
internazionali nei quali la Regione deve implementare la presenza
delle PMI alimentari sarde con azioni di sostegno mirate e bandi
specifici che prevedano contributi per l'internazionalizzazione.
In questo difficile momento dopo un periodo che ha segnato per molte
aziende lo stop o il rallentamento delle attività, Unionalimentari
Confapi sta svolgendo nel territorio regionale un ruolo cruciale di
ascolto delle esigenze dei propri associati di cui recepisce le forti
preoccupazioni riguardo una ripresa produttiva che si annuncia
complessa sotto molti profili e in particolare per il recupero di
posizioni di mercato perse o ridotte durante il lock-down e che ora
bisogna riconquistare per tornare competitivi in termini di fatturato
e redditività.
Ferrari sottolinea come, pur tra le attuali difficoltà, stia emergendo
un approccio culturale nuovo che si rifletterà sul cambiamento delle
abitudini di vita e dunque sulle attitudini di consumo delle persone.
“Cambiamenti in evoluzione che noi intercettiamo e incoraggiamo –
evidenzia Ferrari – in linea con una visione di sostenibilità
ambientale ed economica che ben si coniuga con l'immagine di un'Isola
nel segno della elevata qualità anche dal punto di vista
dell'alimentazione oltreché per il grande pregio ambientale,
caratteristiche che rappresentano forti attrattori turistici in tutti
i nostri territori”.
Il cibo, ricorda Ferrari, è cultura e le nostre
imprese devono saper veicolare all'esterno messaggi che rimandano alla
nostra tradizione, alla salubrità dei nostri territori, agli elevati
standard qualitativi delle colture e delle produzioni dell’intera
filiera.
“Nella storia di un'impresa c'è un universo di saperi e in
ciascun territorio specifici sapori che vanno trasmessi all’esterno
con la tecnologia digitale che oggi è di grande aiuto nello
story-telling” conclude Ferrari.