“Non poteva che essere migliore l’incentivo previsto per il restyling
esterno degli immobili, più noto come bonus facciate per il 2020”
esordisce in questo modo Franco Ponti, presidente provinciale degli
edili di Confartigianato. Uno strumento che consiste in una detrazione
d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali a partire dal 1° gennaio
2020, pari al 90% delle spese sostenute nell’anno in corso per
interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna
degli edifici esistenti in centri storici o in zone totalmente o
parzialmente edificate.
“Un’agevolazione dal duplice significato – afferma Franco Ponti – da
un lato favorirà la riqualificazione del tessuto urbano – senza dubbio
un aiuto importante per chi dovrà rifare l’involucro esterno degli
immobili – e dall’altro darà impulso alle imprese del settore delle
costruzioni e di tutta la filiera di collegamento”.
“Da un lato il decoro urbano e dall’altro il lavoro per le nostre
imprese edili”, ribadisce Ponti, “che da troppo tempo, oltre 10 anni,
aspettano un cambio di rotta, con il coinvolgendo in tale segmento di
lavori di imprese specializzate nel recupero, nei restauri
conservativi e nelle ristrutturazioni”.
Il settore edile pone grandi speranze di rilancio su questi
interventi, sottolinea il presidente degli edili di Confartigianato;
quello che oggi ci interessa maggiormente è una riqualificazione del
territorio che si muova all’interno di una politica di rigenerazione
urbana che possa salvaguardare anche gli aspetti ambientali e
idrogeologici, promuovendo l’housing sociale ed il rilancio del
risparmio energetico.
“Come Confartigianato, in rappresentanza dell’artigianato e delle pmi,
siamo anche convinti che con un’azione sinergica tra imprese e
amministrazioni (chiediamo un iter concessorio snello e istruttorie
veloci) si possa raggiungere il risultato di migliorare la nostra
città e dare risposte a chi ci vive e chi lavora” sottolinea Ponti,
che conclude: “i nostri centri riprenderanno a vivere anche con una
completa rigenerazione urbana e di riqualificazione del patrimonio
edilizio esistente che ne rinnovi la valenza e l’attrattività: tutto
questo non può che migliorarne l’immagine e la stessa vivibilità”.