A dicembre le vendite del Pecorino etico solidale sono raddoppiate
rispetto al mese dell’anno precedente. Un record assoluto che conferma
il trend di crescita del prodotto nato dallo storico accordo di
filiera tra Coldiretti Sardegna e il caseificio Biraghi.
A dicembre le vendite segnano + 52,69% (circa 140 quintali, circa 1200
quintali in tutto l’anno) del grattugiato che garantisce una
remunerazione equa ai pastori prodotto dal 70% del pecorino della
cooperativa di Dorgali e 30% del vaccino Gran Biraghi 100% latte
italiano.
L’accordo è stato siglato nel 2017, in piena crisi del settore
lattiero caseario quanto il prezzo del Pecorino romano era crollato a
4,20 a kg, ed il prezzo del latte a 60 centesimi al litro, sotto i
costi di produzione.
Biraghi sottoscrisse con Coldiretti il primo vero accordo di filiera
del settore etico-solidale, con l’acquisto del pecorino da una
cooperativa ad un prezzo che garantisse un’equa remunerazione ai
pastori e comunque mai sotto i costi di produzione (6.20 euro/kg
pecorino corrispondono a 0,85 centesimi/litro latte al pastore). Ed
infatti, nel 2017 pagò il pecorino a 6,20 euro/kg, contro i 4,20 di
“mercato”.
Le vendite hanno raggiunto il 31% della distribuzione ponderata nel
canale Iper + Super, con presenza in oltre 3400 punti vendita in tutta
Italia.
Grazie a questo accordo la Cooperativa pastori Dorgali vende ogni anno
circa 1300 quintali di pecorino alla Biraghi (pari a 5mila forme), con
la garanzia di un prezzo minimo e l’opportunità di poter programmare.
“I dati del Pecorino solidale ci confermano che questa è la strada da
seguire – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -.
Noi ci stiamo provando con un partner serio e con azioni concrete e
non a parole come le tante che si sentono in giro dalle migliaia di
allenatori-esperti del settore che abbiamo in Sardegna. Non è un
accordo che risolve tutti i problemi ma sicuramente da un contributo
serio e rappresenta un esempio positivo e concreto. Stiamo tracciando
una percorso che ha ampi margini di crescita”.
Coldiretti Sardegna e Biraghi sono già a lavoro per ampliare il
progetto. Innanzitutto esportando in Europa il Pecorino Etico solidale
che tanto successo sta riscuotendo nella Penisola. Inoltre sta per
partire anche il nuovo progetto del “Pecorino da Tavola” che ha
l’obiettivo di ampliare le occasioni di consumo del pecorino, grazie
ad un taglio in spicchio e a un sapore delicato”.
“Il comparto ha necessità di questi progetti e di maggiore
coordinamento – gli fa eco il direttore di Coldiretti Sardegna
Sardegna Luca Saba -. La strada è quella della cooperazione. Ribadiamo
la necessità del Consorzio di secondo livello, una struttura snella
che ha l’obiettivo di aggregare in un unico consorzio tutte le
cooperative. Una governance sociale che unirebbe una parte oggi
disaggregata, che oltre a programmare le produzioni coordinerebbe le
vendite grazie ad un management adeguato intervenendo in uno dei
limiti più devastanti che ci vede oggi proporci al mercato disuniti
facendo di fatto il gioco della controparte”.