Sassari: seminario su imprese sarde a Madeira - Nell'isola portoghese benefici fiscali

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Nei giorni scorsi Confindustria Centro Nord Sardegna, in collaborazione con BCM Export Consulting e SDM, ha organizzato a Villa Mimosa a Sassari un seminario sui nuovi benefici fiscali e finanziari concessi dalla Commissione Europea alle società iscritte all’IBC, l’International Business Center di Madeira per l’internazionalizzazione delle imprese europee. Il regime in vigore per l’isola portoghese comprende un’aliquota fiscale unica del 5 per cento sugli utili sino al 31 dicembre del 2027. 

Tutte le società, inoltre, continuano a godere dell’esenzione totale sui dividendi (se partecipate da società UE), sulle royalties e sul capital gain come quelle già licenziate nei precedenti regimi fiscali. Con una tassazione unica che scende al 2,50 per cento in caso di gestione di royalties e diritti d’autore. I benefici destinati agli investitori europei sono stati illustrati dall’avvocato Marina Pimenta, gerente Direzione Amministrativa e Tax manager della SDM, dall’avvocato João Fernandes, amministratore dell’ARKAI-Madeira Lda, management locale accreditata per la costituzione e gestione delle società, e dal dottor Roberto Di Nunzio, corrispondente esclusivo per l’Italia della SDM. I lavori sono stati coordinati da Paolo Chessa, amministratore della BCM Export Consulting e consulente aziendale, e da Leonardo Bindi, dottore commercialista, revisore legale e socio della BMC Export Consulting. 

La Commissione Europea con una nuova normativa (IV Regime) ha migliorato i benefici fiscali concessi alle società inscritte all’IBC di Madeira. L’isola portoghese, in pieno Oceano Atlantico, proprio per la sua posizione geografica, è una zona a tassazione attenuata dell’Unione Europea. Le società devono operare nelle aree dei servizi internazionali, dell’e-business, dell’industria e del Mar - Registro Navale Internazionale. «Il Regime fiscale, attualmente giunto alla quarta versione, si muove in totale sicurezza, perché è stato autorizzato dalla Ue e definito dallo Stato portoghese con una apposita normativa», ricorda Roberto Di Nunzio (SDM). 

«Si tratta di un’occasione per le aziende sarde, che sono essenzialmente piccole e medie imprese, per ampliare l’attività e costruire rapporti e scambi commerciali a carattere internazionale, uscendo dal ristretto territorio regionale e sfruttando gli incentivi previsti per la localizzazione», spiega Paolo Chessa (BCM Export Consulting) . Con l’Italia vige un regime di bilateralità, grazie ai trattati che escludono la doppia imposizione fiscale. «Madeira può essere il futuro per molte realtà sarde che vogliono internazionalizzare le loro produzioni. È una regione giovane, moderna, che si apre al mondo», aggiunge Leonardo Bindi (BCM Export Consulting). 

La SDM (Sociedade de Desenvolvimento da Madeira) è la società concessionaria (capitale misto: 49 per cento Governo Regione Autonoma di Madeira, 51 per cento imprenditori privati portoghesi) che gestisce per conto dell’UE e del Portogallo l’IBC di Madeira, un centro internazionale di affari che offre a società di servizi, industrie, navi, yacht e società di shipping un programma “di incentivi” sia di esenzione graduale dalle imposte sui redditi e dai dazi doganali e dai diritti di importazione sia di finanziamenti alle imprese, tra cui molto interessanti quelli destinati alla ricerca tecnologica e alle biotecnologie che raggiungono l’80 per cento di fondo perduto.