“L’agricoltura di precisione ha ampi spazi di applicazione e consente,
tra l’altro, di contenere di un buon 15 per cento gli sprechi su più
fronti: sfruttamento dei terreni, impiego di fitofarmaci e
antiparassitari, uso di sementi, irrigazione”. Così ha esordito Efisio
Perra, della Camera di commercio di Cagliari, nel seminario
‘Agricoltura 4.0: la sfida digitale delle imprese’ organizzato dal PID
– Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio, in collaborazione
con Agris Sardegna e con il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi e
Forestali della provincia di Cagliari.
“Con il progetto PID – ha
ricordato Perra – stiamo portando avanti da anni il processo di
digitalizzazione delle imprese. Questo seminario lancia la sfida in un
settore, quello agricolo, che in Sardegna è strategico”.
L’evento, che si è tenuto in un’affollata sala conferenze dell’azienda
Agris ‘San Michele’ di Ussana-Donori, è stato aperto da Martino
Muntoni, direttore del servizio di ricerca di Agris.
“La digitalizzazione – ha ricordato – non interessa più soltanto gli
uffici e i servizi ma anche i campi. Siamo un po’ in ritardo rispetto
ad altre realtà, come USA, Australia e Canada, ma stiamo lavorando per
recuperare in termini di innovazione tecnologica”.
“L’agricoltura è interessata da cambiamenti così radicali che sono
richiesti altrettanto radicali adattamenti per far fronte agli scenari
climatici, demografici e tecnologici che si prospettano”. Lo ha detto
Carlo Bisaglia, ricercatore del CREA (Consiglio per la ricerca in
agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il quale ha poi
spiegato che “i mutamenti climatici stanno suscitando allarmi per
l’agricoltura, così come i cambiamenti demografici destano
preoccupazioni soprattutto per le sue prossime scelte alimentari che
potrebbero avere pesanti ripercussioni sull’assetto e sulla
sostenibilità dell’agricoltura dei prossimi anni. Vi è poi l’aspetto
tecnologico: l’estrema semplificazione degli ecosistemi agrari e le
agrotecniche messe a punto negli anni Sessanta, all’epoca della
‘rivoluzione verde’ per massimizzare la produzione, sembrano non
soddisfare più le esigenze attuali che, invece, richiedono maggiore
efficienza e circolarità dei processi produttivi. Desta allarme la
stagnazione da più di un decennio degli incrementi delle rese delle
principali colture nel mondo (riso, frumento, mais).
‘Produrre di più
con meno’ è il motto rivoluzionario dell’agricoltura di precisione che
si pone come una nuova modalità di gestione dei processi produttivi
(agricoli, zootecnici, forestali), che tiene conto dell’esperienza
professionale accumulata dall’operatore e integra gli elementi
esperienziali con ulteriori informazioni provenienti da molte altre
fonti”.
Filippo Gambella, docente del Dipartimento di Agraria dell’Università
di Sassari, ha presentato alcune novità della ricerca condotte dalla
sezione di Meccanizzazione e impiantistica, in particolare gli
obiettivi di due progetti.
Il primo, il cui acronimo è Comp4drones, è
stato finanziato dalla misura Ecsel nell’ambito del programma europeo
H2020 e ha tra gli obiettivi quello di far dialogare sistemi robotici
aerei (droni) con mezzi robotici impiegati a terra (ground robots) per
il controllo e la gestione in ambiente viticolo e orticolo delle
infestanti e il monitoraggio vegeto-produttivo. “Il secondo progetto –
ha spiegato il professor Gambella – è finanziato dal MIUR PRIN 2017 e
si pone come obiettivo la costruzione e la prototipazione di sistemi
di distribuzione dei fitofarmaci da utilizzare su droni o mezzi
robotici impiegati a terra”. Gambella ha poi presentato alcune
applicazioni dei droni riguardanti la determinazione del volume
fogliare nel vigneto e in sistemi colturali erbacei per programmare
con maggiore precisione la gestione dei trattamenti.
Grande interesse
ha suscitato anche la dimostrazione di un sistema per la
‘lettura-interpretazione’, attraverso l’acquisizione di fotografie,
delle cartine idrosensibili disposte in campo, che potrà essere
utilizzato su uno smartphone per controllare il funzionamento e
l’efficienza dei sistemi di distribuzione dei fitofarmaci.
Gianluca Carboni, ricercatore dell’Agenzia Agris Sardegna, ha
illustrato le innovazioni tecnologiche introdotte nell’azienda ‘San
Michele’. Alcune applicazioni sono già in fase sperimentale. Carboni
ha parlato anche delle problematiche legate all’uso efficiente dei
sistemi di guida assistita, delle mappe di vigoria (ottenute sia con
droni che con immagini satellitari) e delle mappe di produzione.
“Nell’ambito degli indirizzi di ammodernamento delle tecniche di
gestione colturale”, ha sottolineato Carboni, “l’Agenzia Agris ha
investito in alcune tecnologie moderne per migliorare l’efficacia
delle operazioni colturali. Sotto la supervisione di un gruppo di
ricercatori, che stanno affinando le proprie competenze su alcuni
argomenti correlati (sistemi GIS, modellistica colturale e sviluppo di
strumenti di supporto alle decisioni), nell’azienda ‘San Michele’ si
stanno formando gli operatori per avviare le prime coltivazioni
sperimentali condotte secondo i principi dell’agricoltura di
precisione. Abbiamo acquisito sistemi di guida assistita e macchine
operatrici in grado di applicare tali tecniche, che consentiranno di
realizzare un centro sperimentale di riferimento per lo sviluppo e la
diffusione dell’agricoltura di precisione nell’Isola”.