"Sono trascorsi ormai diversi decenni dalla Riforma Agraria che portò
lavoro e sviluppo nell'agro di Alghero. Furono costruite scuole,
chiese, aree per attività sociali. Bonificati migliaia di ettari di
terreno, realizzati canali di scolo e portata l'acqua d'irrigazione.
Un lavoro immane che rese l'agro di Alghero uno dei comprensori
agricoli meglio serviti dell'isola".
Lo sostengono in una nota Tonina Desogos , Presidente del Comitato di
Borgata di Maristella, Antonio Zidda - Presidente Comitato di Borgata
di Sa Segada - Tanca Farrà e Angelo Sanna - Presidente Comitato di
Borgata di Guardia Grande - Corea.
"Da allora - aggiungono - il territorio della Bonifica ha subito un
lento e inesorabile declino. Scuole chiuse e abbandonate, chiese e
centri di borgata che ormai cadono a pezzi, strade e canali da
ripristinare. In tutto questo si è inserita l'impossibilità di
accedere ai fondi del Piano di Sviluppo Rurale per le infrastrutture
negli ultimi 15 anni oltre a una colpevole disattenzione da parte
della politica locale.
Per fortuna oggi la situazione sta cambiando partendo dalla base, cioè
dagli imprenditori agricoli. L'agricoltura nazionale sta avendo un
impulso al rilancio e "i nostri" ad Alghero non stanno a guardare:
alle blasonate aziende vitivinicole si stanno affiancando le filiere
della fragola e poi quella cerealicola ma è solo l'inizio.
Molte altre piccole realtà stanno emergendo nei loro settori e
crediamo sia giunto il momento di ridare nuovo slancio all'agro di
Alghero intervenendo con determinazione sul territorio, così come
accadde all'epoca della Riforma Agraria. Le motivazioni al
re-investimento, da parte della Regione e del Comune, ci sono tutte:
le borgate di Alghero rappresentano una vetrina naturale per i
prodotti locali, Sa Segada accoglie i turisti che giungono in aereo,
Guardia Grande e Maristella sono il biglietto da visita per l'accesso
al mare e all'area di Porto Conte.
Il patrimonio enogastronomico, in termini esperienziale e culinario,
risulta sempre più una delle discriminanti per i turisti nella scelta
della destinazione di vacanza e Alghero oggi ha la possibilità di
crescere e reiventarsi attingendo dalle borgate per diversificare la
propria offerta turistica e rinnovare la sua immagine. Come Comitati
di Borgata desideriamo incontrare al più presto il nostro referente
regionale algherese, Michele Pais, al fine di verificarne la
disponibilità ad investire su un territorio che ha tutte le carte in
regola per divenire un attrattore di lavoro per la Sardegna nord
occidentale. Crediamo sia necessario un piano regionale straordinario
di rilancio in grado di ridare dignità a un comprensorio che vale
moltissimo. Dopo 60 anni di abbandono, - cconcludono i comitati della
Nurra - chiediamo alla Regione di tornare a volgere lo sguardo verso
la Bonifica Storica Algherese ".