Oltre novemila persone, tra atleti, staff tecnici e accompagnatori,
provenienti da tutta Italia, sono attese a Cagliari dal 14 al 22
settembre per i Campionati Italiani di tennis, seconda categoria, nei
campi del Tennis Club Cagliari.
Grandi numeri che certificano il binomio sempre vincente di sport e
turismo come ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, Gianni
Chessa.
“L’economia della Sardegna passa attraverso il turismo e il
turismo ha tante forme. Lo sport, specialmente con i grandi eventi, è
una di queste. Bisogna puntare e credere sempre nei grandi eventi
sportivi che portano grossi flussi di persone e che sono in grado di
generare poi un indotto per tutto il compatto, dai Bed & Breakfast,
agli alberghi ai ristoratori sino ai piccoli e grandi esercizi
commerciali.”
“In questo periodo la Sardegna non ha problemi. I flussi turistici ci
dicono che la nostra Regione continua ad essere una delle mete
preferite. Questo va bene ma bisogna creare nuove iniziative e
motivazioni di viaggio e garantire flussi di visitatori durante tutto
l’arco dell’anno. Per questo, anche con questo genere di grandi eventi
sportivi – prosegue l’assessore Chessa – bisogna continuare ad
investire in comunicazione e promozione.”
L’assessore Chessa durante la presentazione della kermesse sportiva
lancia anche una proposta che non vuole essere una provocazione ma uno
stimolo a fare sempre meglio.
“La città di Cagliari come le altre zone della Sardegna meritano
questi eventi ma nello stesso tempo mettono a dura prova la città. Più
grandi eventi si fanno più viene messa in risalto la mancanza di posti
letto sufficienti a soddisfare le richieste. Dove far dormire le
persone. Dove sistemarle. Credo - puntualizza l’assessore Chessa - che
bisogna cominciare a strutturare anche la città di Cagliari e le altre
parti della Sardegna con nuovi posti letto perché quelli esistenti non
sono più sufficienti. Noi non siamo in grado di fare turismo
congressuale, il turismo dei grandi eventi, perché poi non ci sono
posti letto sufficienti. È un tema che dovremo affrontare se vogliamo
portare nella città di Cagliari e nel resto della Sardegna i grandi
eventi che portano grossi flussi di turisti che arrivano da fuori, da
tutto il mondo e che fanno parlare della Sardegna in positivo. È un
passaggio fondamentale e doveroso se vogliamo crescere. Bisogna
convincersi. Non è cementificare ma attrezzare e creare
infrastrutture”.