L’andamento del 1° semestre 2019 si conferma nel segno della
continuità, con diversi segnali positivi sia sul fronte strutturale
sia su quello commerciale e costituisce una solida base di partenza
per contribuire in modo proattivo al nuovo piano industriale di
gruppo.
Sul lato del credito, registriamo con soddisfazione la crescita
dell’1,3% dei finanziamenti in bonis a clientela, con una buona
diversificazione nella composizione per settori di attività economica;
le variazioni di crescita più significative riguardano i mutui casa
(+22%) ed il credito al consumo, quest’ultimo veicolato tramite la
Società prodotto del Gruppo.
Il profilo del rischio continua a migliorare: positiva evoluzione
dell’andamento dei deteriorati, con uno stock netto di 548 milioni, in
riduzione da inizio anno del 5,4%; l’indice di copertura sale al
48,9%, di cui le sole sofferenze salgono dal 54,4% al 58,2%,
accompagnato dal più basso flusso di nuovi ingressi degli ultimi anni,
con undefault ratio sceso, a fine semestre, allo 0,75%.
Il rapporto sofferenze nette/finanziamenti netti scende al 4% e quello
UTP/finanziamenti netti al 3,3%, mentre il dato cumulato NPL
netti/finanziamenti netti scende al 7,5%.
Dopo il buon esito dell’operazione di cessione di oltre 900 milioni
lordi di sofferenze del 2018, prosegue il processo di derisking con
l’ampliamento del perimetro relativo al piano strategico di Gruppo di
cessione NPE, finalizzato ad una maggiore riduzione degli stock in
essere; se da un lato questo processo può comportare maggiori
rettifiche, dall’altro mira a migliorare il profilo del rischio
rafforzando in via strutturale e sostenibile il bilancio del Banco.
Queste evidenze trovano attestazione anche nel Texas ratio, sceso ad
un livello di eccellenza del 73,4%, e negli indicatori di solidità
patrimoniale, con un CET1 e un Total Capital ratio superiori al 32%;
di grande rilevanza è l’inserimento del Banco, con il massimo
punteggio, nella classifica di “Altro consumo - Banca sicura 2019” tra
le prime sei banche italiane per solidità patrimoniale. La forte
patrimonializzazione, unita all’elevata posizione di liquidità,
garantiscono inoltre ampi spazi di crescita per l’erogazione del
credito e per lo sviluppo di nuove attività.
Sul fronte della raccolta complessiva, siamo particolarmente
soddisfatti della fiducia che ci continuano a riservare i nostri
clienti, con una crescita del 4,3% nelladiretta, che supera i 9
miliardi (al netto dei pronti contro termine), e del 3,9% in quella
indiretta, che raggiunge i 4,9 miliardi, nelle sue diverse componenti
di gestito (2,9 miliardi), polizze assicurative (752 milioni) e
amministrata (1,3 miliardi).
Per quanto riguarda il risultato economico, il Banco, dopo aver
spesato rettifiche su crediti per 31,6 milioni ed aver svalutato
integralmente il contributo di 3,2 milioni al Fondo Interbancario
Tutela Depositi per l’intervento a sostegno di Banca Carige, registra
un utile netto di 18,5 milioni (20,2 milioni quello consolidato).
Il risultato conferma, nonostante l’ancora difficile contesto, la
resilienza dei ricavi della gestione caratteristica, grazie a un
brillante andamento commerciale con crescite a due cifre in diversi
prodotti e una performance ancora maggiore nelle polizze assicurative;
di tutta efficacia il contenimento dei costi della gestione (-6,2%);
in buona crescita l’acquisizione di nuovi clienti.
In questo ambito, sono di ampia soddisfazione la crescita (+1,4% su
basi omogenee) del margine d’interesse e la conferma del trend di
crescita delle commissioni(+2,8%).
Il Banco di Sardegna vuole inoltre confermare il suo ruolo di
riferimento nell’Isola in termini di responsabilità culturale e
sociale.